Il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini ieri a Bari per visitare un bene confiscato alla mafia e per sostenere il suo candidato sindaco alle primarie del c.destra Fabio Romito. Il ministro ha annunciato che l’immobile confiscato sarà messo in vendita. Si tratta di una villa alla periferia sud di Bari, confiscata nel 2016 a un pregiudicato barese, ritenuto vicino al clan Parisi del quartiere Japigia di Bari. I soldi ricavati dalla vendita, ha detto Salvini, serviranno a potenziare l’agenzia per i beni confiscati alle mafie in tutta Italia e a combattere ancora con più forza la mafia. A Bari e in Puglia - ha aggiunto - Noi abbiamo finanziato 35 Comuni pugliesi che avranno telecamere di videosorveglianza. L’inizio del 2019 per Bari e provincia è assolutamente positivo: ci sono 1000 reati in provincia di Bari e 500 reati in meno in città.
E sono arrivati e arriveranno in forza alla questura di Bari 100 poliziotti in più, 44 dal piano potenziamento 2018-2019 e altri 56 a pieno organico». Il vicepremier si è spostato poi in via Sordi, accanto al teatro Petruzzelli, dove c'erano ad attenderlo migliaia di persone, per il comizio a sostegno del suo candidato sindaco alle primarie del centrodestra, Fabio Romito. Salvini, ha poi parlato di sicurezza, immigrazione, ma anche di autonomie regionali, sanità e trasporti. "Autonomia significa spendere meno, spendere meglio e avere dei responsabili se qualcosa non funziona- ha detto Salvini. “Un sistema centralizzato non risponde all'esigenza della Puglia e del Sud. Se le scuole, le strade, gli ospedali, la situazione di oggi a qualcuno va bene così, a me no, io non mi rassegno a migliaia di pugliesi che devono prendere l'aereo o il treno per lavorare, per studiare, o per andare a farsi curare altrove.”