Baskettando a cura di M.Scotto .-
Si doveva chiudere con questa domenica la corsa alle final eight con l'ultima gara del girone di andata , ma per i rinvii per la pandemia si rischia di dover aspettare ancora qualche settimana per ocnoscere le otto finaliste della Coppa italia di quest'anno.
Ma il problema Covid non determina solo semplici rinviii, ma porta con se una serie di complicazioni fisiche e tattiche per le formazioni che sono state vittima del contagio.
Non allenarsi,ovvero farlo a ranghi ridotti, blocca di fatto qualsiasi miglioramente tecnico-tattico delle formazioni impiegate nel campionato,oltre a determinare una assoluta incertezza anche sul futuro di ogni formazione che magari rischa di incontrare avversarie al top della condizione o altre che sono ancora a corto di fiato per aver dovuto bloccare la propria preparazione. Quindi una evidente differenza che puo' far cambiare la classifica per risultati non sempre ottenuti in partita' di condizioni sportive .-
Quindi non solo problemi economici legati ai mancati incassi,non solo problemi legati alla mancanza del tifo dei supporters e quindi che degli ovvi riscontri negativi sui risultati e sul ritorno pubblicitario per gli sponsor ,ma anche una assoluta incertezza del futuro che negli incontri sportivi di gruppo e' una delle componenti essenziali per ottenere risultati positivi in qualsiasi sport di gruppo .Ancor di piu' nel basket dove il gruppo e' piccolo,appena cinque giocatori in campo , con l'elemento psciologico che diventa spesso essenziale.-
Guardando in casa nostra questo ennesimo terremoto arriva in uno dei momenti piu' negativi per la formazione di Vitucci che, dopo aver iniziato alla grande il campionato,ha dovuto fare i conti con una serie d'infortuni ma anche con una amalgama difficile da consolidare man mano che le formazioni avversarie hanno trovato le contromisure agli uomini di coach Vitucci .
Si sono cosi' maggiormente evidenziati problemi tecnici e tattici che il bravo coach veneziano ha cercato di nascondere ma che ,a lungo andare,si sono resi fin troppo evidenti.
Cio' che all'inzio e' stato possibile grazie ad una condizione fisica stratosferica,pian piano e' diventato piu' difficile complicando i rapporti sul campo fra i diversi giocatori che prima si cercavano e vincevano in gruppo e poi invece si sono divisi ,ognuno persando per se o peggio ritenendo di poter da soli vincere le gare.
Si e ' cosi' visto chiaramente che avere due uomini con oltre venti punti a testa non fa vincere nessuna gara,mentre quattro o cinque uomini con dieci-dodici punti a testa possono meglio distribuire il gioco e permettere una difesa adeguata,rendendo agli avversari la vita difficile prima di arrivare al nostro canestro.
Adesso la pandemia complica ulteriormente la ricerca di una amalgama indispensabile per la Happy casa dove la coesione e lo spogliatoio debbono avere la meglio sulle singole velleita' di primeggiare . Proprio nel ruolo in cui quest'anno si e' scelto di utilizzare piu' giocatori, e cioe' quello di play, si sono avute le delusioni maggiori ed e' li' che bisogna maggiormente lavorare anche se l'infortunio di capitan Zanelli e' caduto come una tegola in modo imprevedibile.
L'altro ruolo che bisogna valorizzare e' quello dell'ala dove il pur bravo Chappell ha dato dimostrazione delle sue doti solo a sprazzi ed in modo discontinuo,mentre Gaspardo non si sta esprimendo in modo costante come magari ha fatto lo scorso anno . Poi c'e' forse il piu' pesante punto interrogativo e cioe' Carter apparso fin dall'inizio fuori dal contesto del campionato di serie A.Accanto a questo indiscutibile fatto tecnico che porta il coach a non utilizzarlo quasi mai e quindi a perdere di fatto uno straniero ,c'e anche da aggiungere che Adrian tende spesso e volentieri ad allontanarsi da canestro, andando anche a coprire una parte del campo che magari potrebbe essere lasciata a qualche compagno migliore di lui al tiro dalla lunga(Gaspardo).-
Ma siamo convinti che Vitucci sa perfettamente come intervenire,anche se il cambio di Carter con un giocatore che possa far respirare uno strepitoso Nick Perkins,sarebbe una mossa tattica che, secondo il nostro modesto avviso,darebbe tante nuove soluzioni tattiche al nostro attacco e potrebbe anche essere essenziale per difendere meglio sotto canestro,magari ricordando come avveniva l'anno scorso con Krubally.-