Happy casa ovvero un rebus tecnico che non ha spiegazioni logiche . Partiamo da alcune considerazioni semplici per poi arrivare alla conclusione del nostro punto di vista . La sostituzione di Barber nasce da una incapacita' di colloquio tecnico tra allenatore e giocatore e lo si e' visto chiaramente nel corso delle partite fin qui disputate con un minutaggio enormemente sbilanciato verso Giuri che hanno anche innervosito chiaramente l'americano venuto a Brindisi per fare la star e magari venti punti a partita .
Intanto come sempre la colpa della scelta di Barber ,e quindi di un giocatore con le sue caratteristiche, ricade tutta sul coach piu' che su Giuliani che propone un giocatore ma poi a sceglierlo e' sempre il coach .Va bene la societa' e' intervenuta ed ha pescato il giocatore migliore possibile oggi sul mercato e cioe' Nic Moore gia' abituato all'ambiente ,allenato e ottimo tiratore da tre dal perimetro . Poi pero' e' scoppiato il caso Randle che ha deciso di andare via ,forse perche' pensava anche lui di trovare condizioni tecniche diverse oppure perche' effettivamente non regge fisicamente all'impatto del campionato italiano .E qui cominciano i problemi perche' ci vuole un vero giocatore top ,un lungo che sappia difendere sui pivot e che sappia anche tirare ,quindi un 4-5 che tutti cercano e nessuno trova.Certo l'anno scorso Trento fece il colpo e poi si e' visto che campionato e' riuscita a fare ma sono casi rarissimi e Brindisi fino ad oggi non e' mai riuscita a campionato iniziato a trovare lunghi di prestigio .Certo se Randle ha deciso di mollare non c'e' molta scelta ,ma soprattutto e' sbagliato pensare che nel ruolo di 4 possa giocare Donzelli che non ha ne' il fisico ne le caratteristiche tecniche ne l'esperienza per farlo.E qui arriva il problema dei problemi e cioe' quell'Oleka che ha dimostrato di non poter coprire il ruolo di pivot neppure per cinque minuti. E' vero ha giocato contro Avellino scampoli di una buona partita ed ha fatto respirare Lolanne ma c'era un tale Randle che si dannava l'anima ed un Tepic che si e' ricordato come si gioca a pallacanestro .Ma questo puo' avvenire una volta ,al massimo due e quindi nuovo errore tecnico del coach che non dovrebbe mai permettere alla societa' di sbagliare cosi' clamorosamente.Se si lascia Oleka si perde un visto comunitario e quindi bisogna trasformare la squadra solo con il visto Usa di Randle .Gia' ma come ?E' Il coach che deve dare le indicazioni,che deve dire come vuole che la squadra giochi al basket e soprattutto di che uomini ha bisogno .Quindi non un cambio bensi ' due e ci vogliono per forza due lunghi se si vuole rendere competitiva la squadra .E non ci vogliono giocatori che non conoscono il nostro campionato bensi' chi ha gia' giocato e che siano in condizioni atletiche efficienti ,altrimenti e' meglio lasciare perdere.Abbiamo gia' fatto esperienze negative del genere. Adesso con Moore ,Suggs e Tepic ci sono tre tiratori da tre ,ai quali si aggiunge Lolanne e quindi una batteria non da poco .Cio' che manca sono i due che si devono smazzare a difendere e a dare atletismo :mai come questa volta ci servirebbe il James del primo anno da noi oltre ad un intimidatore sotto area .Abbiamo tre giocatori potenzialmente da 15/18 punti a partita gli altri venti punti devono venire dagli altri 4-5 giocatori da utilizzare e cioe' dai vari Tepic,Giuri ,Mesicek,Donzelli e dai nuovi due acquisti per arrivare almeno ad una base di 80-85 punti che permette di vincere le partite .Pensare di vivacchiare con Oleka che fa cinque minuti o con Donzelli che difende sul lungo avversario significa gettare al vento la serie A.E Brindisi e Marino non se lo possono permettere .