Dall’alba di questa mattina, a Brindisi, nella frazione di Tuturano, a Torchiarolo e Galatone (LE), i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, coadiuvati da un elicottero del 6° Elinucleo CC di Bari, dai Carabinieri del Nucleo Cinofili di Modugno (BA) e dai Carabinieri del neo costituito Squadrone “Cacciatori” del Gargano, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante specifica di averne commercializzato ingenti quantità. Le persone colpite dai provvedimenti restrittivi sono Giuseppe Ferrero, di 38 anni, nato a Mesagne ma residente a Brindisi; Cesare Iaia, 43 anni, di Brindisi; Maurizio La Salvia, 33 anni, nato nel Torinese ma residente a Torchiarolo; Cosimo Damiano Laporta, 32 anni, di Brindisi; Pierpaolo Maiorano, 26 anni, di Torchiarolo, Mattia Pano, 20 anni, residente a Galatone.
A piede libero Michele Pano, 46 anni, residente a Galatone. L’incipit dell’attività è scaturito da una perquisizione effettuata dai Carabinieri della Stazione di Torchiarolo alla fine del dicembre dello scorso anno, all’interno dell’officina e dell’abitazione di uno degli indagati. Le unità cinofile hanno rilevato la pregressa presenza di stupefacente in una cassettiera della scrivania. L’indagine, condotta da gennaio a settembre, non ha fatto altro che confermare che il traffico di droga, soprattutto marijuana, viaggiava dall’Albania sulla rotta delle sigarette di contrabbando. La dimostrazione più eloquente è rappresentata dal sequestro dei 250 kg di marijuana nei tubolari di un gommone, con il singolare sistema di occultare lo stupefacente in quelle cavità, stratagemma poi replicato in altri sbarchi successivi. Gli indagati, nei colloqui intercorsi tra di loro, oltre a utilizzare telefoni dedicati, si esprimevano con una precisa terminologia. Il Giudice per le Indagini preliminari ha potuto così rilevare la gravità complessiva dei fatti addebitati agli indagati per l’emissione dei provvedimenti, ovvero la cessione quotidiana e sistematica di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana. Altro importante elemento è rappresentato dall’entità dei proventi ricavati, nonché i consolidati contatti di alcuni degli indagati oltre Adriatico con le organizzazioni criminali che si dedicano all’illecita attività nel Paese delle Aquile. Sono stati i primi in ambito nazionale a escogitare l’originale ed efficace sistema di trasbordo di ingenti quantitativi di stupefacente dalle coste albanesi al Salento, inserendolo nei tubolari di un gommone, insieme a diffusori di essenze profumate al gelsomino, per eludere il fiuto dei cani antidroga. Sono in corso numerose perquisizioni con l’impiego di oltre 80 Carabinieri, unità cinofile e un elicottero. L’attività dei Carabinieri della Compagnia di Brindisi, ha permesso di documentare tutta l’attività di spaccio nei comuni di Brindisi, nella frazione di Tuturano e nel comune di Torchiarolo e di trarre in arresto in flagranza di reato 4 persone, impedire la commissione di spedizioni punitive nei confronti di alcuni acquirenti di stupefacenti inadempienti nei pagamenti, vittime di minacce ed ritorsioni anche di una certa gravità e rinvenire 245 involucri in cellophane di sostanza stupefacente di tipo marijuana, per complessivi 2 quintali e mezzo, nonché mezzo chilogrammo di cocaina. Tutti i dettagli dell’operazione sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa