Nei giorni scorsi, all’esito di un’articolata e complessa attività d’indagine condotta dalla Polizia di Ostuni, è stato eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un ostunese poco più che ventenne. L’uomo, a seguito di patteggiamento della pena, è stato condannato alla reclusione di anni 2 e mesi 10 di carcere nonché allo stesso periodo di tempo di interdizione dai Pubblici Uffici, da una Professione e da un Arte. Interdizione perpetua, invece, dal poter svolgere incarichi presso Istituti scolastici e di formazione, sia pubblici che privati. La condanna è l’esito di una importante indagine svolta sul finire del 2016 che sfociò nell’adozione a carico dell’ostunese, di una misura personale coercitiva col divieto assoluto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona offesa e dalla sua famiglia, in particolare l’abitazione, mantenendo comunque una distanza non inferiore ai 500 metri dal minorenne adescato e dalla sua famiglia, con divieto totale di comunicare con lo stesso, anche in forma scritta, a mezzo telefono o della rete internet.
Le indagini hanno dimostrato infatti, che l’arrestato in più occasioni ed in tempi distinti ha compiuto atti sessuali con un minore di 14 anni. Dapprima, dopo aver carpito la sua fiducia, lo ha convinto a inviargli su Whatsapp, alcune foto in cui era ritratto nudo e, successivamente, mediante una serie pressioni psicologiche, lo ha convinto ad appartarsi con lui, nella stanza della sua abitazione e in un boschetto cittadino ed a subire palpeggiamenti nelle parti intime, baci sulla bocca ed un rapporto orale. La pressione psicologica aveva quasi indotto il ragazzino a decidere di farla finita, cosa fortunatamente scongiurata grazie all’intervento della famiglia e della Polizia. Sono stati anche identificati altri 5 minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni, tutti di Ostuni, a loro volta vittime dell’ostunese e tutti adescati su Facebook e altri social networks. Nei giorni scorsi la condanna ai 2 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di Atti sessuali con minorenne e Detenzione di materiale pornografico è diventata definitiva, con il conseguente ordine di esecuzione per la carcerazione del ventenne ostunese che è stato quindi associato alla casa circondariale di Brindisi.