Dall'8 al 10 novembre, è stata predisposta un’operazione complessa regionale, sotto il coordinamento del Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari (6°C.C.A.P.), finalizzata all’attività di controllo sulla filiera ittica, con particolare attenzione al contrasto della pesca illegale professionale e sportiva/ricreativa in generale, riguardo il divieto di cattura delle specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento.
I militari della Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi, hanno attenzionato i Motopesca che sbarcano il prodotto ittico presso la banchina Feltrinelli del porto di Brindisi. Durante l’attività ispettiva, i militari hanno rinvenuto un’ingente quantità di prodotto ittico della specie di “Merluzzo – Merluccius Merluccius”, ben al di sotto la taglia minima di riferimento (20 cm.). L’intero stock di prodotto ittico è stato posto sotto sequestro ed il Comandante del Motopesca sanzionato per la violazione dell’articolo 10 comma 2 lettera a del Decreto Legislativo 4/2012 che varia in base alla quantità sequestrata, in questo caso la sanzione massima prevista è stata di 15.000 Euro. Il controllo, ha interessato anche un centro di vendita all’ingrosso di prodotti ittici di Brindisi, anche in questo caso, i militari hanno rinvenuto del prodotto ittico della specie di “Merluzzo – Merluccius Merluccius”, al di sotto la taglia minima. Il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e l’amministratore della società, sanzionato amministrativamente. L’intero prodotto, dichiarato idoneo al consumo umano dal Veterinario dell’ASL di Brindisi “SIAV B”, è stato donato in beneficenza alla Caritas di Brindisi. Sempre nell’ambito dei controlli, la Motovedetta CP 263, nelle acque del porto di Brindisi, ha sequestrato ad un pescatore abusivo, circa 600 metri di rete da posta tipo tramaglio, attrezzo la cui detenzione e utilizzo è consentito unicamente ai pescatori professionali. Oltre al sequestro della rete, al trasgressore è stata comminata la relativa sanzione amministrativa di €. 4.000.