Gli agenti del commissariato di polizia di Mesagne hanno arrestato un 66enne, sua moglie 57enne e la figlia di 29 anni con l'accusa di atti persecutori e quest'ultima anche per lesioni personali. I tre dall’inizio del 2021 hanno perseguitato una famiglia, perché ritenuta responsabile dell’arresto del marito della 29enne.
Le ordinanze agli arresti domiciliari sono state eseguite nella giornata di ieri dagli agenti del commissariato di Mesagne, a conclusione delle indagini avviate lo scorso giugno quando una delle vittime, dopo una violenta aggressione in pieno centro a Latiano, si è rivolta alla polizia. Gli agenti hanno così scoperto che le vittime subivano vessazioni da diversi mesi. Offese, insulti, minacce di morte e aggressioni fisiche. Lo scorso mese di giugno, madre e figlia erano in un bar quando sono state avvicinate dalle altre due, venendo picchiate brutalmente con calci e pugni, davanti a diverse persone. Solo la madre si è fatta refertare in Pronto soccorso e poi presso uno studio medico privato. La figlia invece, per paura di ulteriori ritorsioni non è andata in ospedale. I poliziotti hanno verificato l'accaduto grazie ai filmati delle telecamere pubbliche e private installate nella zona. Gli agenti hanno ricostruito tutta la vicenda, che andava avanti ormai da 6 mesi, grazie al racconto delle vittime e di alcuni testimoni. Da qui il provvedimento restrittivo nei confronti dei tre aggressori. Tutti i dettagli sono stati illustrati stamani dal commissario Eugenio Cantanna e dal dirigente del commissariato di Mesagne Giuseppe Massaro, nel corso di una conferenza stampa.