Vasta operazione di Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, che ha visto coinvolte stamani dalle prime ore del mattino, oltre 100 persone, tra agenti della Polizia di Stato della Questura di Brindisi, coadiuvati da numerosi equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Puglia e personale del IX Reparto Volo di Bari, che hanno eseguito tra i Comuni di Brindisi e Mesagne, un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 13 persone. 8 sono state ristrette in carcere mentre le altre cinque sono state sottoposte a obbligo di firma.
L’attività investigativa, partita a seguito di un attentato dinamitardo ad un esercizio commerciale, ha consentito di monitorare soggetti e vicende delittuose in un contesto associativo di stampo mafioso, finalizzato alla commissione di estorsioni e di altri reati, operante oltre che nel capoluogo in tutta la provincia. Le estorsioni riguardavano la vendita di prodotti agricoli, in particolare grano, e i proventi dei parcheggi abusivi nei pressi dell’Ospedale Perrino di Brindisi, attività questa, che prima del lockdown, fruttava circa 2500 euro al mese. Gli elementi acquisiti hanno permesso di dimostrare l’attuale operatività nel territorio dell’associazione mafiosa “Sacra Corona Unita” e nello specifico di quella frangia storica facente capo al clan Campana, attiva sul territorio. I particolari dell’operazione, denominata "Old Generation", sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuto presso la Questura di Brindisi.