La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brindisi, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Brindisi, al termine di una complessa attività investigativa, ha dato esecuzione ad un provvedimento di Sospensione dall’Esercizio di Pubblico Servizio emesso nei confronti di 31 dipendenti pubblici, da un minimo di quattro mesi ad un massimo di dieci. Contestualmente, le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro i conti correnti degli indagati, al fine di recuperare le somme indebitamente percepite a fronte di prestazioni lavorative mai eseguite.
Le indagini, eseguite nell’ambito dei compiti di polizia economico finanziaria a tutela della spesa pubblica nazionale, sono state condotte attraverso numerosi servizi di osservazione effettuati anche grazie all’ausilio di mezzi tecnici specificatamente installati nei pressi degli uffici ed hanno permesso di accertare numerosi episodi di allontanamento ingiustificato da cui sono scaturite le denunce per truffa ai danni di Ente pubblico e falso. In particolare gli impiegati, dopo aver attestato, con il proprio “badge” personale, l’ingresso sul luogo di lavoro, timbrando anche per conto di colleghi assenti, si allontanavano dagli uffici, anche più volte nel corso della giornata, per motivi esclusivamente personali. Durante il periodo monitorato (luglio – novembre 2018) è stata accertata l’indebita percezione di emolumenti per un importo pari a circa 35.000 € e che grazie all’attività odierna sono stati recuperati. L’Ente interessato è la sede di Brindisi della Regione Puglia.