I Carabinieri di Brindisi hanno tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione, un cittadino della Guinea 20enne, senza fissa dimora. Il giovane, in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari, nella tarda serata di ieri è stato segnalato da alcuni residenti mentre in via Bastioni San Giorgio e l’adiacente Piazza Crispi, era intento a rompere alcune bottiglie di vetro sul marciapiede. Nel frattempo due Carabinieri in borghese, liberi dal servizio si erano portati sulla piazza per identificare l’autore del gesto, segnalato perché notato anche in altre circostanze a recare disturbo alle persone. I militari hanno notato che il giovane si era allontanato e aveva fatto ingresso in una pizzeria in via Bastioni San Giorgio.
Nel locale si era rivolto con toni e fare minaccioso nei confronti di un pizzaiolo, pretendendo e ottenendo un Kebab e una bibita senza pagare. La situazione è degenerata quando dopo aver ottenuto la bevanda senza pagare si è rivolto al figlio del pizzaiolo, un ragazzo 11enne di origine afgana da poco in Italia, urlandogli e spintonandolo facendolo cadere. Tratto in arresto per estorsione dai militari in borghese, è stato quindi condotto nel carcere di Brindisi. Nello scorso mese di luglio tra via Bastioni San Giorgio e Piazza Crispi sono stati effettuati da parte dei Carabinieri vari arresti in flagranza di reato. Un cittadino gambiano 20enne, senza fissa dimora, per violazione di domicilio e poi un 35enne, anch’esso extracomunitario, fermato e controllato in piazza Crispi e risultato sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. Sulle spalle aveva uno zainetto e tra le mani una busta di plastica con un involucro di carta stagnola contenente 300 grammi di stupefacente del tipo cocaina in pietra purissima. Altro arresto quello di una donna del luogo colta in flagranza di reato di spaccio. L’arrestata, 25enne, già nota per pregresse vicissitudini giudiziarie relative allo spaccio di droga, è stata bloccata dopo aver ceduto lo stupefacente ad un pakistano che ha tentato di disfarsene, lanciandolo in un tombino.