Nel pomeriggio di ieri, a Fasano e in località “Signora Pulita”, i Carabinieri della locale Compagnia, supportati durante la fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, delle Aliquote di Primo Impiego antiterrorismo della Compagnia di Brindisi, nonché dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia di Jacotenente e da un velivolo del Nucleo Elicotteri di Bari, hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto 4 pregiudicati del luogo, ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso fra loro, di tentato omicidio, porto abusivo di armi clandestine, esplosioni pericolose, danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento aggravato, rapina aggravata, violazione di domicilio, rissa e lesioni aggravate.
In particolare, tre degli indagati, resisi irreperibili dopo il raid avvenuto il 2 agosto scorso ai danni della famiglia Ancona, sono stati sorpresi all’interno di un casolare di campagna, mentre il quarto, è stato rintracciato presso il proprio domicilio. Nella circostanza, occultata sotto una pietraia, è stata rinvenuta una pistola cal. 7.65 con matricola abrasa e 5 colpi in serbatoio, perfettamente funzionante, nonché una ventina di grammi di marijuana suddivisi in tre buste, rinvenute in un mobile della cucina del casolare. I tre sono stati quindi anche tratti in arresto per porto abusivo di arma clandestina in concorso e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Si tratta di Francesco Angelini, 40enne, Francesco Girolamo 31enne e Bartolomeo Abiuso 29enne, tutti di Fasano. Gli arrestati sono stati anche raggiunti dal decreto di fermo d’indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero dottor Giovanni Marino, della Procura di Brindisi, emesso per i reati di tentato omicidio in concorso, danneggiamento seguito da incendio, rissa, violazione di domicilio, rapina aggravata, lesioni aggravate, danneggiamento in concorso e porto abusivo di arma comune da sparo e proiettili. I tre sono ritenuti responsabili del fatto commesso in concorso con un quarto fasanese, il 43enne Onofrio Margaritondo, già sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata. Le attività investigative sono tuttora in corso, al fine di escludere il coinvolgimento di altre persone nell’attentato del 2 agosto, nonché per individuare eventuali soggetti che avrebbero favorito gli arrestati nel sottrarsi alle ricerche.