La Guardia di Finanza di Brindisi, a conclusione di una complessa ed articolata attività d’indagine coordinata dalla locale Procura, hanno smascherato una truffa ai danni dell’I.N.P.S., perpetrata da due imprese operanti nel settore agricolo, che hanno falsamente attestato l’impiego di 152 lavoratori, con un danno perpetrato alle casse dell’istituto previdenziale, ammontante a 410.000 euro circa.
Gli accertamenti dei finanzieri hanno permesso di individuare diverse modalità illecite perpetrate dalle imprese agricole, tutte finalizzate ad ottenere vantaggi economici non spettanti. Il principale meccanismo fraudolento è consistito nel presentare all’Ente previdenziale falsi contratti di affitto/locazione di terreni agricoli ubicati nel territorio della provincia di Brindisi, riconducibili a soggetti ignari ed estranei, nonché fittizie denunce aziendali e denunce di manodopera agricola attestanti l’impiego di lavoratori dipendenti, mai avvenuto, al fine di consentire l’indebita riscossione a questi ultimi di indennità di disoccupazione, malattia e maternità per gli anni dal 2013 al 2016. Le fiamme gialle hanno inoltre appurato nel corso degli accertamenti che 20 presunti lavoratori agricoli sono risultati gravati da importanti e numerosi pregiudizi di polizia, mentre 59 da precedenti specifici in materia di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel comparto agricolo. Significativo il caso di un soggetto, risultato essere sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali, che ha attestato falsamente all’A.G. di essere impiegato come bracciante agricolo presso una delle due aziende agricole allo scopo di ottenere una deroga alle prescrizioni degli arresti domiciliari. Complessivamente, i riscontri investigativi hanno evidenziato la falsa dichiarazione e comunicazione agli uffici preposti, da parte delle due aziende agricole, di 12.823 giornate lavorative mai effettuate dai falsi braccianti, assunti solo “cartolarmente”. Al termine delle indagini, i 2 titolari delle aziende sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Brindisi per truffa ai danni dell’Ente Previdenziale e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Contestualmente, i 152 falsi braccianti, la quasi totalità residenti nella provincia di Brindisi, sono stati denunciati, a loro volta, per il reato di truffa in concorso con i titolari delle imprese coinvolte.