Manifestazione organizzata stamani davanti alla sede della Cgil di Brindisi, indetta dalla Camera del Lavoro provinciale e dalla segreteria regionale del sindacato, dopo lo striscione di CasaPound con cui si criticava l’atteggiamento del sindacato, più impegnato nella difesa dei diritti dei migranti che nella tutela dei lavoratori. “In una provincia come la nostra vessata dalla crisi occupazionale e da carenze infrastrutturali, oppressa dalla costante piaga del lavoro nero, si legge nella nota in cui Casapound spiega il senso dello striscione, con un caporalato tornato alla ribalta nello sfruttamento dei lavoratori locali proprio grazie al ricatto giocato sulla costante pressione di manodopera d’importazione a costo zero, ci aspetteremmo ben altre priorità da un sindacato come la Cgil. Ma è chiaro che a queste persone poco importa della difesa della classe lavoratrice brindisina, poco utile dal punto di vista programmatico ed elettorale”.
“Rispediamo al mittente scritte provocatorie e xenofobe”, ha risposto la Cgil, dichiarando che il sindacato non si farà intimidire e a questo clima di inquinamento della vita democratica, cui contribuisce anche la propaganda governativa anti immigrati, la Cgil ha voluto rispondere con la manifestazione organizzata questa mattina, che ha visto la presenza anche del sindaco Rossi.