La Corte dei Conti ha riconosciuto un presunto danno erariale di 533mila euro nei confronti del Comune di Brindisi in relazione al riconoscimento dei debiti fuori bilancio e il ripiano delle perdite e ricapitalizzazione della Servizi farmaceutici. Secondo la Corte dei Conte infatti, la partecipata del Comune, in perdita per tre anni consecutivi e in liquidazione, non doveva essere salvata. La contestazione riguarda nello specifico due delibere approvate tra il 2013-20014 dal consiglio comunale, con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti e dei dirigenti. Liquidatore all’epoca era Gianluca Quarta, poi diventato amministratore unico, durante l’amministrazione Consales.
Responsabili sarebbero coloro che hanno approvato le delibere per le variazioni di bilancio e quindi i consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevole, ma anche i dirigenti comunali e i componenti del collegio dei revisori dei conti. Le somme imputate ammonterebbero ad oltre 19mila euro per l’ex sindaco Consales e per i consiglieri Luciano Loiacono, Riccardo Rossi, Salvatore Valentino, Enrico Latini, Salvatore Giannace, Massimiliano Cursi, Ferruccio Di Noi, il dirigente Angelo Roma e i revisori dei conti Vittorio Dell’Atti e Massimo Mangiameli. Oltre 17mila euro invece per i consiglieri comunali Antonio Monetti, Antonio Muccio, Cosimo Elmo, Lucio Licchello, Cosimo D’Angelo, Francesco Cannalire, Giampiero Epifani, Giuseppe De Maria, Maurizio Colella, Antonio Manfreda, Antonio Pisanelli, Mauro D’Attis, Massimiliano Oggiano, il dirigente Antonio Gagliani e il revisore dei conti Rita Saracino. Oltre due mila euro invece per i consiglieri Antonio Elefante, Giuseppe D’Andria, Antonio Ferrari, Massimo Pagliara, Raffaele Iaia, Francesco Renna, Luigi Sergi, Giampiero Pennetta e la dirigente Mirella Destino.