Sono in molti a Brindisi che sono rimasti favorevolmente colpiti dalla attivita' del trio commissariale che gestisce il comune da tre mesi. Ed in effetti qualcosa si e' mosso soprattutto sotto l'aspetto della organizzazione e dell'impegno a seguire i problemi piu' urgenti primo fra tutti quello dei rifiuti .E' stata trovata la ditta Ecotecnica che fin dall'inizio del suo insediamento ha mostrato buona volonta' e voglia di collaborazione cercando di far fronte ad una situazione catastrofica che la passata amministrazione aveva mostrato di non saper gestire,complici anche sentenze del Tar alcune volte incomprensibili.
Ma dopo tre mesi parlare di miracolo ci sembra veramente troppo visto che tutti i problemi della citta' sono rimasti in un angolo irrisolti e soprattutto senza alcuna indicazione su di un progetto da avviare per risolverli.E lo stesso problema rifiuti non e ' affatto normalizzato come si vorrebbe far credere visto che comunque l'attuale gestione e' provvisoria e solo adesso a distanza di oltre quaranta giorni dalla sua partenza comincia a mettere i primi passi ad esempio per la raccolta dei rifiuti ingombranti ,degli sfalci di potature e d ancora non si vede ben organizzata una pulizia delle strade di tutti i quartieri ,specialmente quelli periferici, con spazzatura e lavaggi come previsto dal capitolato,ma solo con interventi tampone straordinari che non sono certamente il miglior modo per normalizzare la situazione igienica che era e resta critica .Basta pensare ai topi ed alle blatte per aver un quadro poco rassicurante della cosidetta “normalita'” alla quale fanno riferimenti diversi cittadini compreso anche qualche organo d'informazione .I problemi della citta' ,oltre a quello annoso dei rifiuti ,sono sempre gli stessi e chi si aspetta dal commissiario la soluzione con la bacchetta magica rimarra' deluso visto che sono quelli piu' difficili da risolvere .Ne citiamo solo qualcuno giusto per rammentare a piu' di qualcuno che non e' certamente un funzionario calato dalla Prefettura che puo' mettere in piedi scelte rivoluzionarie per la citta' che poi sono quelle che servono per definire situazioni allarmanti e che si tirano fino al collo e che prima o poi collasseranno.In primo luogo, per restare in tema di rifiuti, come si intende abbassare la Tari e quindi come si pensa di risolvere il problema di tutti gli impianti sequestrati che Brindisi ha da tempo e che servirebbero alla definitiva soluzione della chiusura del ciclo dei rifiuti con enorme risparmio sulle tasche dei cittadini.Infatti se funzionassero la Tari sarebbe ridotta subito del 50 % e senza “miracoli” ,eppure nessuno da palazzo di citta' dice qualcosa in merito.Forse si pensa di portare avanti il progetto capestro proposto dalla A2A e sponsorizzato apertamente da Emiliano ? Solo cosi' si potrebbe giustificare il silenzio della gestione commissariale sulla riapertura intanto dell'impianto di Cdr per il quale dalla regione hanno piu' volte sbandierato che sono pronti i tremilioni di euro per rimetterlo in piedi.Infatti il commissario potrebbe indire una gara per l'affidamento in gestione previa rimessa a norma dell'impianto oppure indire una gara per la sola messa a norma rinviando quella per la gestione al momento in cui l'impianto sara' in condizione di operare.E' noto che la Procura liberrebbe l'impianto in caso di affidamento dei lavori per il suo ripristino .Perche' Giuffre' non lo ha fatto ? Ed il sospetto che si voglia lasciare spazio al progetto A2A e piu' che legittimo .Quella azione sarebbe un segnale d'intervento conclusivo della gestione commissariale .Ma vogliamo citare un'altra situazione che il comissario Giuffre' avrebbe gia' dovuto risolvere e cioe' il piano della costa dopo le osservazioni della regione ed il rigetto di quello redatto dalla amministrazione Consales .Il progetto esiste e si deve solo adeguare la fascia di rispetto demaniale avanzandola secondo legge e quindi provvedendo a rifare le carte catastali ,ma si tratta di un lavoro che in pochi mesi si potrebbe definire dando uno spiraglio a Brindisi di poter cominciare ad avere nuove possibilita' d 'intervento sulla sua costa a nord con insediamenti turistici e investimenti dei privati e quindi lavoro ed economia per tutti.Se si fa passare l'anno di gestione commissariale poi la nuova amministrazione dovra' ripartire da zero con i soliti tempi lunghissimi .Terzo intervento,ma ne potremmo citare a decine,sarebbe quello di far avviare dal nuovo amministratore della Brindisi multiservizi il famoso piano industriale per risanare la societa' che se resta come si trova oggi e' destinata a chiudere inesorabilmente con un disastro occupazionale che non si puo'pensare di scaricare sulla nuova amministrazione che s'insediera'a Giugno del 2018.Ecco quelle indicate sono solo tre strade che Giuffre' avrebbe gia' dovuto seguire ,altro che normalita'!