La Fiom CGIL, in queste ore, sta seguendo un’altra vertenza occupazionale nella città di Brindisi, quella dei lavoratori CBS e DAMARIN, che da molti anni sono impiegati nello “storico” Cantiere navale Balsamo e ieri mattina hanno avuto la lettera di licenziamento. Una vicenda anche paradossale, che coinvolge una ventina di famiglie, tenendo tra l’ altro conto che altre 40 unità sono già in mobilità da circa tre anni ma con ancora possibilità, secondo l’ organizzazione sindacale, di essere reinseriti in un processo produttivo che, nonostante tutto e alcune fasi critiche, continua da anni.
Le aziende interessate hanno motivato il licenziamento, legandolo all’Ordinanza dell’Autorità Portuale (proprietaria dell’ area in cui si svolgono le attività del cantiere) con cui, in sostanza, “si intimano le aziende a lasciare l’area per il mancato pagamento di una quota di concessione relativa all’ultimo anno e mezzo”. Secondo il Segretario generale della FIOM CGIL Brindisi Angelo Leo, “si tratta di una decisione grave e paradossale, già posta all’attenzione della Task Force Regionale sull’occupazione, del Prefetto di Brindisi e della CGIL regionale, che danneggia i lavoratori e le famiglie”.