Cobas: stato di agitazione alla Brindisi Multiservizi

Cobas: stato di agitazione alla Brindisi Multiservizi

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L’unica occupazione che cresce alla Brindisi Multiservizi…..è quella Barese. Le consulenze esterne ormai hanno superato il limite del sopportabile in termini di spesa e di tempo ; la cosa peggiore a cui assistiamo  è che i motivi per cui sono stati chiamati  non sono stati risolti. Il Sindacato Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione dei dipendenti della BMS perché tutti i problemi interni non sono stati risolti ne tanto meno affrontati. A cominciare dai 19  precari di cui c’è un gran bisogno per le attività che svolgevano e di cui la città ha un gran bisogno.

La decisione era quella di  realizzare una gara europea per affidare ad una  agenzia interinale la loro iscrizione e poi l’assegnazione alla  BMS , cosa di cui non si è visto niente.

Si parla da mesi e mesi di una possibilità di assunzione dei precari per un tempo limitato potendo spendere direttamente  BMS fino ad un limite di spesa di 40.000 euro , così come le leggi prevedono ,  ma anche qui ancora niente.

Nel frattempo si doveva creare una graduatoria così per un pensionato che andava via si stabilizzava un lavoratore precario , ma non ne abbiamo visto neanche l’ombra.

Il nuovo amministratore della BMS, Giovanni Palasciano , ha disdetto accordi di secondo livello per  tre settori lavorativi e la successiva discussione per introdurre  dei premi di reale produttività  non si è mai conclusa.

Per risparmiare sul costo del lavoro la passata amministrazione e quella Consales avevano avanzato la ipotesi di togliere le somme assegnate personalmente  a qualche capetto , che probabilmente lo aveva ricevuto illegittimamente . Nemmeno la proposta nata dai lavoratori di tagliare il 40% a tutti è stata realizzata.

 Il Cobas lamenta che si è  tagliato qualche euro solo ai lavoratori, mentre chi doveva ricevere un taglio  continua a mantenerli pieni.

Anche l’accordo fatto  con la Sindaca Carluccio per il canile che prevedeva  un bando pubblico , con la clausola che  si assegnavano dei punti al personale della cooperativa presente da tanti anni nel canile.

Cooperativa  che deve andare via  stante l’affidamento alla BMS della struttura del canile.

Stessa storia per l’autospurgo , che è diventata una storia infinita .

Anche qui un accordo fatto con la sub commissaria Mariangela Danzì prevedeva un bando di gara con qualche punto in più per  l’operaio  che lo fa da 22 anni.

Insomma il Cobas esprime un giudizio negativo , chiede un incontro risolutore dei tanti problemi posti sul tappeto.

 

Per il Cobas Roberto Aprile

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