E' partita la campagna elettorale anche da noi pur se con un po'di ritardo

E' partita la campagna elettorale anche da noi pur se con un po'di ritardo

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Sta piano piano partendo la campagna elettorale che praticamente rischia di finire prima di essere cominciata.Gia' soli trenta giorni sono pochissimi figuriamoci poi se si perdono dieci giorni per organizzarsi perche' fino al 29 gennaio nessuno era certo di essere candidato e soprattutto , in caso affermativo, come e dove. Per questo solo adesso si stanno cominciando a presentare i vari candidati, ma senza molta convinzione visto che il sistema del Rosatellum lascia poche possibilita' ai candidati di misurarsi sul piano del gradimento con l'elettorato.

La distanza tra la politica e la gente diventa cosi' sempre piu' grande e si fa sempre piu'complesso questo rapporto che poi ha come conseguenza diretta o l 'astensione oppure il voto di protesta come spesso viene indicato quello ai cinque stelle.Per altro seguendo i sondaggi,al di la' della loro veridicita', questa difficolta'e 'evidente se si pensa che il popolo degli astensionisti e quello degli indecisi arriva a superare il trenta per cento dell'elettorato ,Insomma un vero partito di maggioranza relativa che non si riesce a sconfiggere con i sistemi elettorali varati dal vecchio governo e con lo spettacolo che molti partiti hanno dato a proposito delle candidature. Se si tiene conto poi che la legge elettorale attuale non favorisce la scelta di singoli candidati per i cittadini ed allora il quadro della disfatta della politica e' ben chiaro. Ci sara' in effetti un voto di opinione una specie di sondaggio o di referendum come meglio lo volete chiamare perche' in realta' gli elettori potranno esprimere il loro voto segnando il simbolo del partito che preferiscono al di la' di chi si presenta e quindi viene indicato nelle liste tra i vari candidati. Si dira' ma c'e' il voto per l'uninominale ,ed anche in quel caso si e' aggirato l'ostacolo solo al fine di dare una parvenza di costituzionalita' al Rosatellum per salvare la faccia.Chi votera' per il candidato nell'uninominale , non essendo possibile il voto disgiunto, in realta' dara' anche il voto per il maggioritario a tutti i partiti che fanno parte della coalizione di cui e' espressione il candidato imposto dagli accordi fra i partiti con l'elettore che deve solo subire questa scelta .Per altro votando un candidato all'uninominale il voto politico di riferimento ,venendo diviso nel maggioritario fra i vari partiti della coalizione in parti uguali, fara'perdere peso a quella scelta per la frantumazione di quel voto .Quindi si potra'verificare che la gente decida di votare solo per il simbolo di un partito al di la' di chi si presenta e questo quindi dara' luogo ad una specie di referendum in favore o contro uno dei tanti simboli presenti .Insomma addio liberta'di voto, di rappresentanza e quindi anche d'identita' dell'elettore con il “suo “ rappresentante per cosi' dire naturale . Per altro il candidato dell'uninominale indicato nel proprio collegio di riferimento godra'di tutti i voti che verranno dati ai diversi partiti della sua coalizione come se fossero stati  dati a lui,sempre per il famoso problema della mancanza del voto disgiunto, e quindi anche in questo caso una palese violazione del senso che ogni cittadino vorrebbe dare alla sua scelta.Tutto questo e' nato solo per un fine e cioe' eliminare quanto piu' possibile deputati o senatori non fedeli ai vari partiti cosi'da scongiurare i vari cambi di casacca oppure i tradimenti che sempre ci sono stati nel parlamento italiano da quando e' nato .Sara' sufficiente quanto progettato con il Rosatellum?Si vedra' nella prossima consiliatura sempre che parta e che si riesca a mettere in piedi una pseudo maggioranza che grazie alla soglia del 40 % possa avere il bonus per governare in tranquillita',almeno sulla carta

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