Legambiente di Brindisi per la giornata mondiale delle zone umide ripropone l'Ente Parco

Legambiente di Brindisi per la giornata mondiale delle zone umide ripropone l'Ente Parco

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In occasione della giornata dedicata al tema in oggetto (2 febbraio), Legambiente Brindisi ripropone
le ragioni a sostegno della proposta di Ente Parco Brindisi natura e lo fa richiamando l'attenzione,
in particolare, sul Parco regionale “Saline e Stagni di Punta della Contessa”.
Il Parco è la più importante zona umida del Comune di Brindisi con Torre Guaceto e tanto più è
importante perché la natura ha dimostrato la sua capacità di idfesa e di rigenerazione rispetto
all'inquinamento prodotto dalla centrale termoelettrica Brindisi sud, dal polo chimico e dal
persistente “bubbone” di Micorosa.


Legambiente, sin dalla sua nascita a Brindisi nel 1982, ha combattuto l'inquinamento e la
spoliazione dell'ambiente nel Parco, ha realizzato ripetute iniziative di sensibilizzazione e di
educazione ambientale, ha realizzato campi di volontariato ed attività di avvistamento incendi ed ha
ricostruito un rapporto virtuoso con chi nella zona continua ad abitare ed a credere nel futuro
dell'agricoltura compatibile nel Parco, malgrado le aggressioni continue industriali, antropiche e di
quelle lepri, per niente autotoctone che tanto danno hanno arrecato alle colture. Legambiente ha più
volte denunciato la presenza di bracconieri e di vandali che sono riusciti a devastare la masseria
Villanova destinata a diventare centro visite del Parco, ma, in assenza di vigilanza e delle attività
previste nel progetto e nell'ingente finanziamento regionale, è oggi ridotta in uno stato tale da
richiedere ulteriori 150.000 euro di finanziamento comunale. Ripetute sono state in questi gioni le
segnalazioni della presenza di cacciatori a ridosso degli stagni e delle saline popolate da uccelli,
anche aironi, che nidificano e non sono più soltanto di passo.
La valenza ambientale di ecosistemi e biotopi all'interno dei Parchi esistenti nel territorio di
Brindisi, il degrado ed i danni legati ad atti vandalici, i costi connessi ad interventi e progetti al di
fuori di qualsiasi pianificazione o tesi a rimediare ai danni prodotti sono sotto gli occhi di tutti e
richiedono una politica organica che Legambiente continua a credere possa derivare dalla scelta di
un soggetto unico che razionalizzerebbe ed economizzerebbe la gestione complessiva. Le
esperienze mostrate in un convegno di “Roma natura” e del Parco delle Dune costiere rafforzano la
riproposizione della costituzione dell'ente Parco Brindisi natura che si rivolge alle istituzioni, alle
forze politiche ed all'opinione pubblica.
Brindisi 1 febbraio 2018 Legambiente Brindisi
Per il Direttivo Lorenza Mastrorilli

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