La delibera di Giunta regionale di proposta del sito della cittadella per il progetto Enea secondo Errico sarebbe nulla,ma adesso chi presenta il ricorso ?

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La conferenza stampa di ieri di Errico sul progetto Enea della fusione nucleare da fare nella cittadella della ricerca di Brindisi  (vedi intera ocnferenza su questo  link https://youtu.be/R0Pp0PpUVlg 9,  apre uno scenario molto simile a quello che ci fu con il rigassificatore quando in una stanza dei bottoni si decise sulla testa della citta' che dovevamo ospitare quell'impianto .Non si capisce bene come stanno le cose sotto il profilo della sicurezza ,ma un fatto e ' certo quando ci sono impianti dove si paerla di nucleare  bisogna andarci molto cauti .E quello che la legge prevede va rispettato e cioe' che le popolazioni devono essere interessate e soprattutto aggiornate .Su questo aspetto tutti devono essere d'accordo e nessuno ,neppure un alto funzionario prefettizio come Giuffre' ,puo' ritenere superfluo utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge per casi del genere.

Ora la denunzia lanciata ieri da Errico,al di la di come la si voglia interpretare , apre uno scenario che non puo' dare adito a dubbi.Prima di proporre il sito di Brindisi della cittadella della ricerca andava fatta una informazione pubblica alla citta' e poi eventualmente prese le decisioni del caso .Non c 'e' allo stato il consiglio comunale ma il commissario lo rappresenta per legge e quindi prima di dare adesioni ,che neppure sappiamo se ci sono state,doveva avvisare la citta' e spiegare il progetto nei minimi particolari e dare un termine entro cui la popolazione poteva presentare osservazioni e poi prendere le proprie decisioni,motivandone ai brindisini le ragioni ed il percorso fatto per arrivare al suo convincimento.Niente di tutto questo e' stato fatto e quindi nasce il legittimo sospetto che si sa voluto decidere sulla testa dei brindisini proprio approfittando del fatto che non c'e' un consiglio comunale che si possa pronunziare democraticamente .Quindi Errico ha ragioen quando afferma che la delibera della giunta e' nulla perche' il commissario non ha seguito le disposizioni in materia almeno per la parte del coinvolgimento della citta'. Cosa si puo' e si deve fare adesso ? Una sola cosa e cioe' fare opposizione al Tar di Bari, competente per materia ,contro la delibera della giunta regionale per i motivi gia' detti .E chi la puo' fare quella opposizione ?Chiunque e quindi lo stesso Notaio Errico con i suoi amici o qualsiasi altro cittadino o associazione lamentando la violazione di legge da parte del commissraio Giuffre' che oggi rappresenta il Comune di Brindisi .Non sappiamo poi se la Provincia abbia dato il suo assenso, ma anche per quell'ente vale la stessa cosa detta per il comune.Anzi per la provincia e' ancora peggio perche' 'e la proprietaria del sito e quindi ha il dirtto -dovere di esprimersi per prima sulla proposta del sito che e' di sua proprieta' ,Nessun passaggio 'e stato fatto e neppure si e' espresso sulla proposta della giunta il Consiglio provinciale facendo mancare un elemento essenziale prima della delibera della giunta regionale. La credibilita' di molti si gioca proprio su questi passaggi ed in particolare della politica locale chiamata in questi mesi alla valutazione del voto dei cittadini ai quali non puo' sfuggire che ancora una volta si cerca di passare sulla propria testa senza neppure consultarli , sempre con il solito miraggio di migliaia di posti di lavoro.Rossi ,candidato del centro sinistra ,che ha molto pubblicizzato questa situazione con diversi suoi esponenti politici, dice che questo progetto non deve andare nel tritacarne della campagna elettorale,ma per primi sono stati proprio gli esponenti del Pd a pubblicare i loro commenti favorevoli alla iniziativa della giunta regionale e del suo presidente Emiliano e quindi a metterlo in primo piano sotto i riflettori della campagna elettorale, attribuendo al Pd ed al centro sinistra il merito della proposta -

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