“Tre mesi fa fummo facili profeti quando prevedemmo la chiusura del reparto di ostetricia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. Il nostro grido di allarme non fu ‘gettato’ per poter dire oggi: abbiamo avuto ragione! Ma lo facemmo perché ci fosse il tempo per corresse ai ripari e scongiurare la chiusura, convinti che chi ha il compito di gestire la Sanità pubblica non debba mai gettare la spugna e se lo fa, certifica la sua incompetenza e inadeguatezza e quindi ne dovrebbe trarre le conseguenze. Nel caso della ASL di Brindisi, per altro, ne abbiamo anche avuto l’esempio plastico: l’allora direttore generale Flavio Roseto si è dimesso, forse perché aveva la consapevolezza che di fronte al totale fallimento della Sanità nella provincia di Brindisi altro non restasse che alzare bandiera bianca.
“Ma Roseto non pu? essere l’unico responsabile che dovrebbe avvertire la necessità di andarsene per i danni che si stanno perpetuando sulla pella dei brindisini. Le responsabilità sono soprattutto politiche e la chiusura di Ostetricia per l’atavica carenza di medici non pu? essere l’alibi per chiudere un reparto che priva una città importante come Francavilla di un punto nascite. La carenza di medici è un problema pugliese, anzi italiano e non credo che venga risolto ovunque chiudendo i reparti!
“Ma in questa vicenda il silenzio più emblematico è quello del collega consigliere regionale del Pd, Maurizio Bruno, che avrebbe dovuto sollecitare il suo presidente Emiliano e il suo assessore Palese a trovare una soluzione alla chiusura. E’ evidente che il fregiarsi della delega della Protezione civile è molto più importante che difendere la salute dei suoi concittadini.”
15 aprile 2023