Nella folle corsa verso l’abisso in cui la sinistra ed Emiliano hanno lanciato la sanità pugliese, la maglia nera spetta purtroppo alla popolazione brindisina, priva, più delle altre, di assistenza sanitaria: se gli operatori chiamassero i carabinieri per denunciare l’abbandono terapeutico degli ammalati brindisini - come inqualificabilmente Emiliano ha suggerito a un medico che, disperato, chiedeva cosa fare per la sua gente - a finire sotto accusa dovrebbe essere proprio il Presidente-Assessore!» è quanto afferma il Consigliere Regionale della Lega-Sud In Testa, Andrea Caroppo.

«Mentre il PD aumenta del 10% gli stipendi dei manager di una sanità allo sfascio, in provincia di di Brindisi è emergenza assoluta: nessuna struttura - spiega Caroppo - rispetta gli standard organizzativi e tecnici esponendo gli ammalati a gravi rischi; manca ancora una rete compiuta di emergenza-urgenza; si tocca con mano il bluff dei c.d. ospedali di comunità (come Mesagne) mai avviati.

Oltre ai livelli essenziali di assistenza non garantiti, oltre alle liste d’attesa interminabili e sempre più lunghe, oltre ai costosissimi e umilianti viaggi della speranza, nel brindisino, dunque, c’è qualcosa in più in termini di smantellamento della rete di assistenza sanitaria da parte della sinistra regionale che, da oltre un decennio toglie ai pugliesi ospedali, reparti, presidi e punti nascita.

Ed è inaccettabile - conclude Caroppo - che, per giunta, Emiliano risponda alle richieste di aiuto dei medici con sprezzante e provocatoria insolenza.

Andrea Caropp