“Siamo stati i primi a sollevare il problema dell’escalation dei prezzi dell’energia: ben prima che la situazione sfuggisse di mano con il conflitto in Ucraina. Ora che l’urgenza è drammaticamente sotto gli occhi di tutti, cittadini e imprese, è imperativo attrezzarci per evitare che situazioni di così profonda crisi si verifichino nuovamente in futuro. Gli interventi predisposti dalla Regione vanno proprio in questa direzione”.
Così Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia, commenta le innovazioni negli strumenti di agevolazione approvate dalla Giunta regionale lo scorso 28 marzo e presentate questa mattina dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, da Gianna Elisa Berlingerio, direttore del Dipartimento Sviluppo economico e dal direttore generale di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito.
L’intervento ha riguardato alcuni tra i più importanti avvisi regionali. Tra le innovazioni più rilevanti, ci sono senza dubbio le modifiche allo strumento agevolativo per eccellenza rivolto alle imprese micro, piccole e medie noto col nome di Titolo II Capo 3 e Capo 6. Per la prima volta, le imprese avranno la possibilità di presentare un programma di investimenti che preveda la realizzazione di un impianto di produzione di energia da qualsiasi fonte rinnovabile, anche come unico intervento. Sarà possibile installare all’interno dell’azienda impianti eolici, solari, macchine frigorifere a fonte geotermica e impianti di produzione di energia termica o elettrica a biomasse, nonché impianti di accumulo e colonnine di ricarica. La premialità aggiunta al contributo sul montante interessi potrebbe consentire di raggiungere il 45% di agevolazione per le piccole imprese e il 35% per le medie.
“Già nelle scorse settimane, mentre eravamo in attesa che il Governo adottasse provvedimenti realmente incisivi, abbiamo dialogato con la Regione affinché si elaborasse un piano per rendere le piccole imprese pugliesi sempre più autonome nella produzione di energia e, pertanto, meno esposte alle oscillazioni di mercato.
La previsione di un contributo per l’installazione di impianti da energia rinnovabile e accumulatori per l’autoconsumo nell’ambito del titolo II non risolve il problema della liquidità immediata. Senza dubbio, però, è il primo passo in una strategia regionale tesa a rendere il nostro tessuto produttivo autosufficiente, sfruttando tecnologia pulita.
Queste sono le prime di una serie di misure: penso alle comunità energetiche, alle hydrogen valley e a tutte quelle iniziative tese all’efficientamento e alla transizione ecologica che faranno leva anche sulla prossima programmazione.
Ringraziamo l’assessore Delli Noci e lo staff della Regione per la rapidità con cui hanno risposto alla nostra richiesta.
Ora – conclude Sgherza – se vogliamo questi interventi abbiano un reale impatto sul nostro tessuto produttivo, dobbiamo assicurarci che l’iter istruttorio delle pratiche sia lineare e tempestivo, ai fini di una rapida erogazione degli incentivi”.