Questa Confederazione Sindacale Lavoratori Europei (C.S.L.E) nei giorni scorsi ha voluto far conoscere ai cittadini di Brindisi le preoccupazioni circa le notizie che vedrebbe come imminente la soppressione del Distaccamento Aeroportuale di Brindisi, sede della base logistica dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) più grande del mondo.
Avevamo fatto presente che tutto ciò preoccupa le organizzazioni sindacali territoriali, oltre che per le potenziali conseguenze sul tessuto socio-economico di Brindisi, con effetti nefasti sia sotto il profilo occupazionale che sotto l’aspetto delle infrastrutture mettendo in discussione oltre un secolo di storia dell’Aeronautica Militare sul territorio.
Avevamo detto che la riduzione del personale militare porterà conseguentemente a meno lavoro per le ditte che vi operano all’interno del Distaccamento Aeroportuale con riduzione delle ore lavorative e quindi licenziamento degli stessi vedi ditte delle pulizie, ditte di manutenzione esterne ecc…
Per quanto ci è dato di conoscere nell’iter di confronto avviato da tempo in sede istituzionale non si era mai parlato di smobilitazione ma di potenziamento.
Nei giorni precedenti ancora, ci sono stati degli interventi da parte di due politici Brindisini On.le ARESTA e l’On.le D’ATTIS.
L’On.le ARESTA si è battuto già dall’estate scorsa da quando è venuto a conoscenza del problema ed in pochissimo tempo ha dato dei messaggi pratici dell’impegno nei confronti del territorio anche se ormai in tanti anni di politica brindisina sopita intenta a fare altro, la soppressione dell’Ente stava prendendo piede.
L’On.le D’ATTIS rassicurava la cittadinanza Brindisina che la soppressione dell’Aeroporto Militare era solo un cambio di denominazione e quindi si diceva tranquillo che non sarebbe successo nulla che poteva presagire al peggio confortato dalle rassicurazioni del Sottosegretario alla Difesa MULE’ hanno le loro direttive e vanno avanti per la loro strada e anche spediti in quanto già dal prossimo gennaio orami fra pochi giorni nasce questo obrobrio che creerà solo grossi problemi che tutto il resto. Se ci saranno delle condizioni tali da poter accontentare forse lo faranno ma dove non sarà possibile via “trasferiti” sconvolgendo così la vita di diverse famiglie come metteva in guardia l’On.le ARESTA.
Purtroppo le istituzioni militari
Noi guardiamo in prospettiva e vediamo quale sarà la parola fine di tutta questa storia e cioè “ LA CHIUSURA TOTALE DELL’AEROPORTO MILITARE” nei prossimi anni. E’ questo su cui bisognerebbe battersi ed evitare che ciò possa accadere, cioè la chiusura dello stesso che verrà consegnato nella mani di organizzazioni internazionali e L’INDOTTO LOCALE morirà per sempre.
Facciamo appello alle rappresentanze parlamentari del territorio affinchè si mobilitino sull’argomento e facciano sentire la loro voce a livello nazionale, ormai non è più tempo di DIVIDERSI ma di UNIRSI insieme per un unico scopo. Dobbiamo essere fieri di essere Brindisini e combattere per il nostro territorio ma dimostriamo sempre di essere deboli farci passare tutto sopra la nostra testa. Questo ridimensionamento non sarebbe mai dovuto avvenire e Dio solo sa se sarà possibile bloccare tutto questo. Come Associazione sindacale indiremo una proposta di una manifestazione di protesta democratica. Il presente comunicato sarà oggetto di volantinaggio presso Piazzale antistante l’Aeroporto.
Brindisi, lì 19/12/2021
IL SEGRETARIO REGIONALE PUGLIA
(C.S.L.E.)
AZZARITO ACHILLE
F.TO AZZARITO