Brindisi ovvero la citta' del record di associazioni  con velleita' politiche

Brindisi ovvero la citta' del record di associazioni con velleita' politiche

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Brindisi puo' vantare un record forse nazionale e cioe' la citta' che ha piu' liste civiche a dichiarata vocazione politica .Non si riesce a tenere piu' il conto tra quelle storiche a quelle neo nate in questi mesi a quelle costituite un anno fa in occasione delle elezioni .Non si finisce di leggere di una nuova neo nata associazione che ecco arrivare l'altra in una specie di corsa a chi e' piu' bravo a mettere assieme un certo numero di nomi da esibire agli altri per far vedere che si e' in tanti e quindi si conta piu' degli altri .

I programmi ?I piu' articolati e complessi possibile, magari meglio se popolari o sarebbe piu 'esatto dire populistici ,ma con un unico comune denominatore e cioe' sedersi ai tavoli e dare lezioni ai tradizionali partiti .Questi ultimi sempre piu' desertificati dai propri aderenti in citta' sono del tutto sovrastati dalla forza numerica dei leader ,per cosi dire, delle diverse liste che ogni associazione ha sempre pronte .Si deve fare cosi', tuonano i vari rappresentanti di questi gruppetti spesso improvvisati nel mondo della politica e che non hanno magari mai dimostrato con elezioni quanto valgono e chi rappresentano. Ovviamente non parliamo di coloro che negli anni hanno dato il loro contributo ottenendo anche consistenti consensi e citiamo per tutti Impegno sociale del compianto Carmelo Palazzo primo tra i vari competitori nelle elezioni dell'anno scorso nelle liste a sostegno della vincente Carluccio o quelle che fanno capo al duo Ferrarese-Rollo e cioe' Noi centro e Brindisi di tutti che hanno anche loro ottenuto un bel consenso popolare lo scorso anno .Ci sono altre associazioni che si sono presentate agli elettori negli anni passati e cioe' Brindisi di tutti di Francesco Renna oppure Periferia di Massimiliano Oggiano che hanno ottenuto un certo numero di voti o la lista sempre efficiente di Brindisi Bene comune che l'anno scorso ha raddoppiato la sue presenze in consiglio comunale .Insomma i vari personaggi politici della nostra citta' non amano inseririsi in partiti collaudati e con riferimenti nazionali ma piuttosto tentano la strada del gruppetto personale che puo' essere libero da vincoli e puo' anche veleggiare da destra a sinistra come se nulla fosse .Alla fine si risolve tutto con la elezione di un consigliere ,spesso lo stesso che ha messo in piedi la lista,che ,se e' stato intelligente a sposare la coalizione vincente, si trova a governare la citta' come assessore o presidente di una partecipata .Questa non e'politica ,questo e' la degenerazione del potere e lascia con la bocca amara soprattutto gli elettori che si sono fidati dei segnali del leader di turno ,magari amico fraterno o peggio parente piu' o meno stretto.Da questo sistema chi ne paga le maggiori conseguenze e' la citta' che non riesce ad emergere dalla divisione, dai personalismi, da un progetto unitario che solo puo' rilanciare Brindisi .-Come sempre quando si parla di queste cose si deve generalizzare e quindi ci possono essere anche esempi virtuosi di associazioni o movimenti che possono dare il loro contributo alla citta' ma nella maggior parte dei casi rientriamo nel quadro prima esposto.Alla fine sono i partiti i massimi responsabili del degrado in cui e' caduta la politica da noi perche' si sono svuotati, non hanno saputo pubblicizzare i loro messaggi, si sono fatti scappare le forze nuove della citta' e cioe' i tanti ,anzi tantissimi giovani validi di Brindisi che piuttosto che vegetare hanno preferito andare via e trovare lavoro altrove . Cosa fare ? Recuperare il sistema virtuoso che prima imponeva a chi voleva fare politica di vivere l'esperienza all'interno dei partiti ,privilegiare le associazioni vere e produttive di suggerimenti positivi e concreti e non le scatole vuote create per raccogliere voti e poi scomparire come neve al sole .Ma soprattutto dare un segnale serio agli elettori e cioe' di voler privilegiare le linee politiche perche' oggi non si capisce piu' chi sta a destra ,chi a sinistra e chi al centro visto che si gira come trottole da una parte all'altra con estrema disinvoltura che poi e' cio' che irrita maggiormente l'elettore .-

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