Cobas su morti sul lavoro

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Il Sindacato Cobas si stringe attorno alle famiglie del giovane morto a Brindisi per il caldo, del ragazzo leccese morto mentre distribuiva opuscoli pubblicitari, degli altri lavoratori costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Lo sfruttamento nelle campagne ,quello della pubblicità , il trasporto delle merci, le condizioni di lavoro, hanno la stessa matrice. Lo scontro ad esempio nella grande distribuzione è la guerra per abbassare i prezzi più degli altri.

Ma questo è solo possibile pagando male i lavoratori sia nelle campagne , nei supermercati, nella logistica come la morte di Adil ha ben rappresentato.

Comprimere i prezzi significa dall’altra parte costringere la popolazione a correre da un supermercato all’altro per trovare i prezzi più bassi perché di soldi in giro ce ne sono sempre meno.

Il Cobas pensa che per onorare i morti di questa guerra bisogna passare alla lotta senza quartiere contro i padroni della grande distribuzione .

Hanno messo in ginocchio milioni di contadini costringendoli a vendere per quattro soldi i loro prodotti, affamandoli sempre più.

E’ una vergogna !!! Lo Stato e gli altri padroni stanno zitti perché calmierare i prezzi con questi livelli di sfruttamento gli torna comodo perché evita il conflitto anche nei rinnovi contrattuali.

Rinnovi ridotti grazie alla concertazione di Cgil-Cisl-Uil ad un vera manciata di euro.

 

Per il Cobas Roberto Aprile

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