Lega Brindisi: mai data disponibilità a strategie ed operazioni finalizzate ad una eventuale sfiducia al sindaco Rossi

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Fermo restando la sacrosanta libertà di pensiero e di azione politica, nonché la piena autonomia decisionale dei singoli partiti, siano essi di maggioranza o di opposizione, la LEGA Salvini Premier Brindisi, unitamente al capogruppo consiliare, ribadisce la propria assoluta contrarietà e disaffezione non solo ad una “mozione di sfiducia” da calendarizzare e discutere nell’assise comunale, ma soprattutto ad operazioni (come evidenziato dalla stampa locale) da “cantina” carbonare e degne del peggiore e storico trasversalismo politico ed amministrativo.

La Lega Brindisi, quale parte integrante dello schieramento di centrodestra, e senza timori di smentita, non ha mai dato alcuna disponibilità (nello schieramento medesimo), in ufficiali interlocuzioni, a strategie ed operazioni finalizzate ad una eventuale sfiducia nei confronti del Sindaco Rossi e della sua attuale maggioranza. Gradiremmo, viceversa, quali attori primari della politica locale, in tempi rapidi e normativi e all’interno dell’assise comunale, una serena e democratica dialettica politica sulle motivazioni che hanno indotto il Sindaco a rinnovare la sua squadra di governo nonché sulle nuove linee programmatiche di sviluppo e rilancio economico-sociale che intende realizzare per questa città. Per noi questo è prioritario: una discussione sui temi economici ed industriali, infrastrutturali e sociali, sanitari ed ambientali, sui quali il Sindaco, i suoi nuovi assessori e l’intera coalizione intenderanno confrontarsi; questo vuole la gente, il cittadino, il giovane e l’imprenditore: questa città non può e non deve tornare indietro di 20 anni impantanandosi in degradanti teatrini, in accordi carbonari, in “interessati” trasversalismi con il solo scopo di pensare al proprio tornaconto elettorale o a minare un già avviato e consolidato percorso politico. La città è stanca di questo, stanca ed insofferente!. Se questa maggioranza, e solo essa, senza soccorso o accordi altrui, non ha più una convergenza programmatica, i numeri consiliari per andare avanti e non si riconosce più nel suo Sindaco, ammetta la propria débacle e, per il bene di Brindisi, torni a casa. Brindisi è alla deriva, in balia dell’incertezza e della precarietà: le dimissioni sarebbero, inevitabilmente, un grande gesto di umiltà e responsabilità, non verso l’opposizione, ma verso la nostra amata città, ridando voce e giudizio, inappellabile, agli elettori.

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