Matteo Renzi e Carlo Calenda oggi a Bari per sostenere il loro candidato alla presidenza della Regione Puglia Ivan Scalfarotto. "Questo benedetto voto utile ve lo chiediamo. Quando si vota si decide chi ci governerà ma anche chi ci rappresenterà ed è per questo che ci siamo. Il 21 settembre per noi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza” ha dichiarato il candidato di Italia Viva e Azione.
Sono molto contento, ha detto ancora Scalfarotto, perché così diamo il là ad una alleanza che si è verificata in Puglia e che fa della Puglia un esperimento, come sempre succede politicamente alla nostra regione". Questa coalizione, ha sottolineato poi, mette insieme partiti che hanno visioni omogenee della realtà, partiti europeisti, pragmatici, non populisti, "insomma - ha concluso - è una coalizione tra partiti che hanno molte cose in comune e che condividono dei valori, al contrario naturalmente di altre coalizioni che hanno un po' di tutto, delle macedonie e che quindi costringono il candidato a fare dei salti mortali".
"Ci aspettiamo che i pugliesi capiscano che la logica del meno peggio porta al peggio in assoluto, ha poi sottolineato Carlo Calenda, e che quindi bisogna votare guardando la qualità delle persone, non guardando chi si odia o accontentandosi, perché questa è una cosa sbagliata".
"Il centrodestra fa il suo lavoro, il centrosinistra sapeva perfettamente che Emiliano non lo avremmo appoggiato, quindi il Partito democratico ha scelto coscientemente di dividere il centrosinistra ricandidando Emiliano. Lo sapevano dall’inizio", ha aggiunto il leader di Azione, a margine dell'incontro.
"Ci vuole molto coraggio per andare contro il governo regionale più trasformista e incapace di gestire la cosa pubblica con rispetto, dignità e onore che abbia il Paese in questo momento. Michele Emiliano ha utilizzato il consenso dal primo giorno all’ultimo attraverso gli strumenti più vecchi della politica, ha poi dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi. "Candidarsi contro di lui sembrava impossibile: perché c’era un modo per avere il voto utile e ci sarebbe stato dentro Carlo Calenda e Ivan Scalfarotto e il voto utile era chiedere un passo indietro a Michele Emiliano e candidare Teresa Bellanova: non l’ha fatto per egoismo, ambizione, egocentrismo. Michele Emiliano, ha proseguito Renzo, ha utilizzato ogni giorno il palazzo della Regione e lo sta facendo anche adesso, per fare esattamente l’opposto di quello che noi riteniamo serva in politica: avere molto coraggio."
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