Si è svolta ieri, presso il monumento al Marinaio d'Italia, la “Giornata della Memoria dei marinai scomparsi in mare”. La commemorazione, giunta al suo 77° anniversario, ha visto la partecipazione dell' onorevole Giulio Calvisi, Sottosegretario di Stato alla Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone e delle autorità civili e militari del territorio. “Oggi ricordiamo tutti i marinai militari e civili scomparsi in mare, nel corso di azioni belliche, di azioni umanitarie, ma anche quelli scomparsi nell’assolvimento del loro dovere quotidiano- ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.
“Al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e a tutto il suo personale, rivolgo un particolare ringraziamento per l’impegno profuso nel supporto all’emergenza COVID, per aver assistito i cittadini in ogni modo, con le cure necessarie, con l’allestimento degli apprestamenti medici anche di terapia intensiva, con il trasporto di dispositivi di protezione e materiali, nonché con il controllo costante dei nostri mari, dei nostri porti e dei nostri litorali, permettendo che le attività marittime venissero proseguite in tutta sicurezza. A tutti loro rivolgo, inoltre, il sentimento di profonda gratitudine del nostro Paese per l’incessante e prezioso contributo fornito per la difesa della Nazione, dei suoi interessi strategici, anche in missioni ed operazioni internazionali pure in mari e porti lontani, per il mantenimento della pace e per la salvaguardia della vita umana in mare, specie riferita ai flussi migratori nel Mediterraneo.”- ha concluso Calvisi, che nel pomeriggio ha partecipato poi ad un incontro presso la Provincia, con le delegazioni di CGIL, CISL e UIL per parlare del futuro dell'arsenale militare di Brindisi.
Il Sottosegretario ha parlato del ruolo strategico di Brindisi e del piano assunzioni che riguarderà proprio il nostro Arsenale. Brindisi è infatti parte integrante di un piano di potenziamento degli arsenali, assieme a quelli di Taranto, Augusta e La Spezia, che il Governo ha inteso articolare alla luce del ruolo del nostro Paese nel bacino del Mediterraneo.