“Siamo ad agosto, a ben sei mesi dal picco dell’emergenza coronavirus, in piena Fase 3 con rischio di ritornare al blocco totale, e ancora la Regione Puglia non è riuscita a organizzare un sistema che permetta ai cittadini di verificare il proprio stato di salute in merito al Covid-19 in tempi rapidi”.
Mario Conca, candidato presidente alla Regione Puglia con la lista Cittadini Pugliesi, ritorna sulla questione dei test anti Covid negli ospedali, nelle strutture territoriali e nei laboratori d’analisi accreditati in Puglia. Una questione che non riguarda solo chi rientra dai Paesi esteri, oggetto di ordinanza specifica nei giorni scorsi difforme da quella ministeriale, ma di chiunque abbia necessità di verificare il proprio stato di salute in presenza di sintomatologia per il tramite del medico di famiglia. Secondo molti cittadini, infatti, diversi ospedali pubblici e laboratori privati in tutta la Puglia non sarebbero in grado di garantire analisi per il coronavirus per la scarsa disponibilità di tamponi e di reagenti per gli stessi: “In molti casi le strutture sanitarie stanno rifiutando di fare i tamponi perché la disponibilità di essi, o dei reagenti, non è in grado di coprire sia le esigenze interne (per il personale sanitario e per le emergenze) che quelle dei cittadini non ricoverati. – continua Conca – C’è chi si rifiuta di fare i tamponi, chi si può permettere di fare solo i test sierologici, chi rimanda di una settimana le analisi. Solo oggi, quando il mese di agosto sta quasi volgendo al termine, le strutture distrettuali dei dipartimenti di prevenzione stanno organizzandosi richiamando dalle ferie il personale mentre altri cercano di fare i salti mortali per mancanza di operatori sanitari per il drive-in Covid”. Una situazione che ricade sulla vita dei cittadini che rimangono agli 'arresti domiciliari in attesa che qualcuno li chiami: “Nelle scorse settimane sono stati accorati gli appelli di Lopalco ed Emiliano nel gestire in termini ordinari quella che è stata l’emergenza, lo Stato dovrebbe commissariare la Regione Puglia esercitando i poteri sostitutivi. Ecco, queste intenzioni, come al solito, sono cadute nel vuoto -conclude Conca- C’è ancora disorganizzazione negli strutture pubbliche, mancano gli strumenti di base per effettuare test a chiunque ne abbia necessità. E ovviamente il tutto ricade sulla vita lavorativa, sociale e affettiva dei cittadini pugliesi che non possono avere la possibilità di sapere se si è positivi o negativi in tempi stretti così da poter avere il via libera per evitare la quarantena e ritornare con serenità al lavoro e alla propria vita”