“La cultura cambia il clima”: è il claim della candidatura di Taranto a Capitale Italiana della Cultura 2022. Ieri è stato presentato il dossier, frutto di una condivisione che coinvolge anche i 12 comuni della Grecìa Salentina, in un percorso che trova punti di contatto nella storia, nelle tradizioni e nello stile di vita di queste due aree. La partecipazione al bando del Mibact era stata già predisposta a marzo ma poi tutto è stato rimandato a causa del lockdown. “Nel nostro dossier – ha spiegato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci - c'è un’anima, altri ne hanno affidato la redazione ad agenzie specializzate perché sono in cerca di una vetrina che aiuti la ripartenza.
Per noi è, invece, la partita della vita, perché certifica un movimento che questa città ha già avviato e che vede nella cultura e negli eventi driver fondamentali per la trasformazione della propria immagine”. A rappresentare i comuni della Grecìa Salentina, c'era il presidente nonché sindaco di Castrignano dè Greci, Roberto Casaluci, accompagnato da Massimo Manera, sindaco di Sternatia e presidente della fondazione Notte della Taranta. “Da decenni i nostri 12 comuni lavorano sinergicamente sui temi della cultura - ha spiegato Casaluci - abbiamo pensato di allargare questo approccio rinunciando alla nostra candidatura e abbracciando la visione di Taranto e la nostra storia comune, puntando sulla contemporaneità dell’elemento ambientale. La candidatura della Grecía Salentina a capitale della cultura 2022 insieme a Taranto - ha sottolineato ancora Casaluci - può rappresentare una straordinaria occasione per valorizzare il nostro territorio con le sue tipicità e peculiarità culturali ed artistiche, per farlo conoscere ed apprezzare nel resto d'Italia e non solo.” Anche il presidente Michele Emiliano, attraverso il suo consigliere per l’Ambiente Rocco De Franchi, ha augurato al dossier di fare strada, perché “se Taranto e i comuni della Grecìa diventeranno Capitale Italiana della Cultura 2022 - ha detto - lo diventerà la Puglia intera. Grazie a tutti, quindi, perché costruite nel presente il futuro dei nostri territori".