“Capiamo il bisogno dell'europarlamentare Raffaele Fitto di parlare di Acquedotto Pugliese per cercare di spostare l'attenzione dal voto a dir poco irresponsabile di Lega e Fratelli d’Italia sul Recovery Fund, che rischiava di mettere a rischio 209 miliardi per il nostro Paese per una sterile battaglia politica.
Un tradimento per l'Italia e per la Puglia. Essendo stato in Europa negli ultimi anni, forse gli è sfuggito quanto accaduto in Consiglio su AqP, dove siamo stati gli unici a dare battaglia per una gestione trasparente. Già nel 2017 avevamo presentato alla Corte dei Conti un esposto sull'allora presidente De Sanctis (quello su cui Emiliano aveva detto nell’aprile 2016: ‘Meglio di lui c’era soltanto Marchionne, ma non potevamo permettercelo’) per le numerose consulenze esterne affidate senza gara, da cui è nata anche un’indagine per il presunto reato di abuso d’ufficio. Poi abbiamo fatto manifestazioni contro la nomina a presidente di Di Cagno Abbrescia, che ci risulta arrivare dalla stessa area politica di Fitto e contro il CdA portato da 3 a 5 componenti di fatto per commissariare De Sanctis. Dov'erano allora lui e i suoi consiglieri? Non pervenuti. Perchè sono sempre andati a braccetto con la sinistra per gli inciuci in AQP? Quello che lui chiede oggi (ben svegliato) lo abbiamo chiesto mesi fa e non uno del centrodestra ci ha appoggiato. Il modus operandi è sempre lo stesso per tutte le società in house: far dimettere l'intero Cda per poi nominare componenti di fiducia di Emiliano che restino in carica per i successivi tre anni. Per fare chiarezza sugli investimenti in AqP e sulla gestione complessiva degli affari generali e gestionali dell’ente avevamo presentato una proposta di legge per l'istituzione di una commissione di studio e inchiesta regionale, bocciata da destra e sinistra (che sono sempre più simili), a cui era bastato sentire in audizione dal management di AqP che andava tutto bene per stare tranquilli. E Fitto ora vuole ergersi a paladino della giustizia di AqP? L’appello lo doveva fare ai suoi consiglieri in questi 5 anni, non ricordarsi dell'Acquedotto Pugliese e dell'acqua pubblica solo in campagna elettorale. Pensa che i pugliesi si facciano prendere in giro in questo modo? Da lui non accettiamo alcuna lezione su AqP e società in house che tanto per la destra quanto per la sinistra in questi anni sono stati solo poltronifici utili per le elezioni”.