Ultimo giorno del tour pugliese di Matteo Salvini, che oggi si è spostato nel brindisino. Prima tappa questa mattina a Ceglie Messapica, dove il leader della Lega è stato accolto dai suoi sostenitori tra applausi e selfie.
Qualche contestazione da parte di gruppo di giovani che sventolavano cartelloni e bandiere colorate a cui Salvini ha controbattuto ironicamente: “Portatele a Vendola perché a lui piacciono”. Poi il leader del Carroccio ha parlato di lavoro, sanità, agricoltura con riferimento al problema della xylella e naturalmente di immigrazione, facendo riferimento a quanto sta avvenendo in questi giorni nel Cara di Restinco a Brindisi. Non sono mancati affondi al governo Conte e naturalmente all'attuale amministrazione Emiliano, al grido di "liberare la Puglia da una sinistra incapace”. La mattinata si è poi conclusa presso la Masseria Camarda, con un pranzo tipico pugliese, dove Salvini si è anche cimentato nella preparazione di panzerotti e mozzarelle. Il leader della Lega ha poi fatto un accenno alle prossime elezioni che interesseranno anche molti comuni pugliesi. E proprio a Ceglie la Lega avrà come candidato sindaco Francesco Locorotondo, nome sul quale non vi è stata ancora una convergenza con gli altri partiti alleati. L'obiettivo, ha spiegato Salvini, è quello di compattare il centrodestra per le comunali cosi come avvenuto per le regionali con la scelta di candidare Raffaele Fitto. Il segretario della Lega ha poi proseguito il suo giro in Puglia a Fasano, dove è stata inaugurata una nuova sede del partito e infine ad Alberobello.