A partire da oggi, le scuole e le università in tutta Italia resteranno chiuse fino a domenica 15 marzo. La conferma ufficiale è arrivata nella serata di ieri da parte del Governo nazionale. “Questa scelta è utile nell’ottica del contenimento del contagio, ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha poi raccomandato a tutti i cittadini, di impegnarsi a mantenere tutti condotte responsabili. Questo provvedimento, ha poi sottolineato il governatore è un tentativo non tanto di ridurre il numero complessivo di contagiati, quanto di dilatare nel tempo i contagi, così da evitare picchi che potrebbero metterebbero in difficoltà la sanità, viste le problematiche legate alla carenza di medici e posti letto.
A ieri in Puglia sono saliti a 14 i casi di Coronavirus di cui 5 ospedalizzati. I casi sono stati registrati nel tarantino, il 35enne di Torricella e due suoi familiari, nel barese, il 29enne tornato dalla Lombardia e sua moglie, un 47enne ricoverato a Bisceglie e una dipendente di un negozio che si trova all'interno dell’ex Auchan di Casamassima, nel salento il caso del 58enne di Aradeo e nel foggiano, 5 persone risultate positive, tra cui un insegnante di Sannicandro Garganico ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di san Giovanni Rotondo il cui pronto soccorso è stato chiuso per la sanificazione sanitaria e poi riaperto in serata. Contagiati anche 4 familiari dell'uomo di 75 anni del foggiano morto per altre patologie e scoperto positivo al coronavirus dopo il decesso. L'uomo a gennaio era stato a Cremona in Lombardia e al rientro in Puglia, il 16 febbraio, aveva comunicato al suo medico curante di essere stato nella zona a rischio contagio. E' deceduto in casa il 27 febbraio. Questo caso è quello che desta qualche preoccupazione rispetto alla possibilità di una diffusione incontrollata del virus in quanto, prima che venisse riscontrato il risultato del tampone, è stato dato il via libera per i funerali, che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone a San Marco in Lamis. Preoccupazione condivisa anche dalla Regione Puglia che ha chiesto al governo l'istituzione di una zona rossa nel Gargano. Oltre alle misure stabilite ieri dal Governo e quindi di ridurre il più possibile i contatti, restano le regole diffuse nei giorni scorsi, ovvero, segnalare al proprio medico se si è stati nelle regioni dove sono presenti le cosiddette zone rosse e comunque in caso di qualsiasi sintomo che possa essere riconducibile al coronavirus, non presentarsi presso il Pronto Soccorso, ma contattare prima il proprio medico di famiglia. È attivo inoltre il numero verde informativo sul Coronavirus, tutti i giorni dalle 8 alle 22, 800 71 39 31.