Il sindacato COBAS ha dichiarato lo stato di agitazione delle Maestranze REVISUD, a partire dalla giornata di mercoledì 4 Marzo, perché fortemente preoccupati della grave crisi economica della azienda che rischia di far saltare l’occupazione di 150 lavoratori distribuiti nei cantieri di tutta Italia. Alcuni cantieri in Italia sembra siano fermi per mancanza di regolarità contributiva; ci riferiamo al necessario documento DURC che viene consegnato alle aziende appaltanti pena la sospensione dei lavori.
A questa già drammatica situazione si aggiungono i cronici ritardi nei pagamenti della busta paga, il mancato pagamento del fondo integrativo previdenziale Cometa, di altre spettanze accessorie previste dal contratto nazionale, di ulteriori somme derivanti dal contratto integrativo aziendale.
La riunione in Prefettura dei giorni scorsi aveva dato modo di appurare la complessità della situazione.
Qualcuno ha invece preferito spostare la questione in Confindustria dove dai padroni di casa siamo stati allontanati con motivazioni a dir poco ridicole, minacciandoci addirittura di chiamare la Polizia.
Il Cobas ha riproposto di nuovo una riunione in Prefettura dopo l’assoluto vuoto realizzato nella riunione con gli altri sindacati in Confindustria.
I lavoratori temono per la perdita del posto di lavoro e dei soldi che avanzano dall’azienda, insomma temono un nuovo caso Leucci.
Con queste preoccupazioni il Cobas è al fianco dei lavoratori, prevenire è meglio che… morire.