"Tanti anni fa Papa Giovanni Paolo II quando venne qui a Bari affidò un compito alla città e alla regione: quello di essere il luogo dove costruire il dialogo ecumenico e anche interreligioso tra tutte le genti del Mediterraneo. Piano piano siamo arrivati a questo evento e la giornata del 23 febbraio sarà qualcosa di straordinario". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la Santa Messa concelebrata nella Cripta della Cattedrale di Bari, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, che ha aperto l’evento "Mediterraneo, frontiera di pace", incontro di riflessione e spiritualità che culminerà poi domenica con la visita di Papa Francesco a Bari e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel suo intervento, in apertura dell’evento, il presidente Emiliano ha sottolineato la gioia e il forte senso di responsabilità di ospitare un incontro di rilievo storico, che fa del dialogo il perno dell'architettura di pace nel Mediterraneo. “Oggi- ha detto- darete vita a un percorso di riflessione e spiritualità nel solco tracciato da Papa Francesco, Pastore della Chiesa Universale, uomo di pace, saldo riferimento contro ogni forma di violenza, sopraffazione e degrado morale. La Puglia, che vi dà il benvenuto e che si appresta ad accogliere il Santo Padre, è una terra di frontiera intesa come finestra aperta sul mondo, un angolo di Europa al centro del Mediterraneo che non rinuncia a essere crocevia di culture differenti, snodo millenario di arrivi e partenze, di emigrazioni e di immigrazioni. Una Puglia consapevole che la lotta alla povertà, non può che incarnarsi in politiche e cultura dell'accoglienza, dell'inclusione e dell'inviolabilità dei diritti umani. L'aver scelto Bari quale luogo di riflessione rappresenta per noi il coronamento di un cammino che abbiamo iniziato quindici anni fa. “In una stagione non facile, ha poi concluso il governatore, scandita dal timore verso l'altro e da una drammatica regressione che riguarda la politica e le forme della convivenza in una società sempre più indifferente, il Santo Padre ci incoraggia a non avere paura, a indirizzare i nostri sforzi avendo come bussola la fratellanza tra i popoli. Il mondo possiamo cambiarlo. Insieme. Ognuno facendo la propria parte. Insieme, per costruire la pace".