E’ stato celebrato stamani, nel Salone di Rappresentanza della Prefettura, alla presenza delle autorità civili e militari, il “Giorno del Ricordo”, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, per rinnovare e conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra. Nel corso della manifestazione, a cui hanno partecipato anche alcuni studenti degli istituti scolastici cittadini, è intervenuto il prof. Giacomo Carito, Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia di Brindisi, che ha parlato delle vicende dei profughi dalmati e giuliani che giunsero a Brindisi.
Nel suo discorso poi, il Prefetto Umberto Guidato ha espresso il cordoglio e la solidarietà delle Istituzioni nei confronti delle famiglie colpite da questa tragedia perché è doveroso, per ciascun Paese, coltivare le proprie memorie, non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo ed essere vicino al dolore dei sopravvissuti. In occasione della ricorrenza del “Giorno del Ricordo” la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere, nazionale ed europea. Nel corso della cerimonia c’è stata poi la testimonianza di una profuga istriana, la signora Barretta, che ha raccontato la sua drammatica esperienza, vissuta da bambina. Sono stati oltre 250mila, gli esuli italiani, costretti a lasciare le loro case nell’Istria e in Dalmazia. Una pagina nera della nostra storia, su cui per anni è calato un vergognoso silenzio.