Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è stato ieri a Brindisi per una serie di incontri presso l'istituto Medea e presso la clinica Salus. In entrambe le strutture il governatore ha incontrato una delegazione di operatori sanitari, di lavoratori e dirigenti. Agli incontri hanno partecipato anche il sindaco Riccardo Rossi e il consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità, Giuseppe Romano. Al centro delle discussioni, la situazione del privato accreditato, dei tetti di spesa e dell'organizzazione sanitaria regionale che vede prossima l'uscita definitiva dal piano operativo. In particolare all'istituto Medea il presidente Emiliano ha incontrato una delegazione di genitori di bambini ricoverati.
"Oltre un certo tetto di pagamenti alle strutture private – ha detto Emiliano rivolgendosi ai genitori dei piccoli pazienti dell'Irccs Medea– non possiamo andare. Si tratta di una regola assurda che differenzia le strutture private del nord da quelle del sud: perché se invece voi andate a Milano possiamo pagare oltre quel tetto a un privato, cosa che non posso fare a un privato pugliese. Dobbiamo rimuovere quel tetto, perché se lo rimuoviamo, per me pagare un privato in Puglia o a Milano è la stessa cosa. Stiamo cercando di mettere insieme tutti i soggetti di eccellenza che io chiamo della sanità pubblica che è di proprietà privata per lanciare una battaglia per rimuovere questo tetto. Se non ci riusciamo, ha detto ancora Emiliano, l'alternativa sarà fare la guerra giudiziaria". Si è tenuta poi l’attesa riunione con le segreterie sindacali che rappresentano i lavoratori de “la Nostra famiglia” di Brindisi, in stato di agitazione dopo che la proprietà ha annunciato ai dipendenti l’applicazione di un diverso contratto collettivo nazionale, con un peggioramento delle condizioni. Aldo Gemma, della Cisl, ha annunciato che il 14 febbraio prossimo, presso la sede nazionale della Cisl Funzione Pubblica, ci sarà un incontro con le segreterie sindacali riunite, con il management de “La Nostra Famiglia”.