Di scena ieri al Teatro Verdi «Così parlò Bellavista», commedia tratta dall’omonimo romanzo e dal film di Luciano De Crescenzo. Piccoli affreschi di una bellissima Napoli degli anni Ottanta e soprattutto un omaggio all’autore napoletano scomparso di recente. Interpretata da Geppy Gleijeses, regista e protagonista insieme a Marisa Laurito lo spettacolo è una celebrazione dell’essenza della napoletanità. Cardine della storia, il contrasto tra il meridionalissimo professor Bellavista e il dirigente dell’Alfa venuto dal Nord Cazzaniga, interpretato da Gianluca Ferrato.
Sullo sfondo c’è Napoli, con tutte le sue contraddizioni, terra di disoccupazione, di Camorra, di superstizioni e stereotipi, ma anche di una umanità semplice e divertente, ancorata alle certezze della tradizione, ma che sa accogliere la vita e le sue declinazioni con un brillante spirito di adattamento e con una straordinaria ironia. La scenografia di Roberto Crea, riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con i tipici elementi della casa partenopea: il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo, luogo questo dove Bellavista tiene le sue dissertazioni e regala pillole di saggezza. Le musiche sono quelle originali di Claudio Mattone e la produzione è anche un omaggio al coautore del film, Riccardo Pazzaglia.