Il presidente Emiliano e l'assessore ai trasporti Giovanni Giannini hanno presentato ieri la delibera di giunta che definisce, per i futuri affidamenti, i nuovi livelli di servizio minimo per il trasporto ferroviario, marittimo ed automobilistico urbano ed extraurbano. Pur in presenza di un sostanziale aumento dei km, i costi per l'utenza non aumentano. "Abbiamo attuato il riordino del trasporto pubblico locale in Puglia – ha detto Emiliano – abbiamo aumentato da 90 a 97 milioni i km delle linee: quindi più servizi ai cittadini, mantenendo inalterate le tariffe. Questo darà maggiore affidabilità ai trasporti, contribuirà alla tutela dell'ambiente perché il trasporto pubblico è collettivo, con minore impatto.
Sono stati acquistati grazie al supporto della Regione centinaia di nuovi autobus, che già si possono vedere per le strade pugliesi e abbiamo composto il piano sulla base delle prestazioni standard e dei costi standard e i Pugliesi in materia di trasporto pubblico hanno avuto una piccola giustizia che mi auguro possano avere anche in altri campi come la sanità dove la questione è un po' più complessa". In un sostanziale quadro di generalizzato incremento dei servizi ai cittadini, è stato spiegato in conferenza stampa, i servizi minimi ferroviari hanno un incremento del 3,3% rispetto al 2010, i servizi automobilistici del 4,4 % ed i servizi marittimi del 62,5%. I servizi pubblici di trasporto minimi sono quei servizi per legge, necessari per soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini, che lo Stato concorre a finanziare attraverso il Fondo Nazionale Trasporto secondo criteri di ripartizione finalizzati ad incentivare le regioni e gli enti locali a razionalizzare ed efficentare la programmazione e la gestione dei servizi stessi. Le province e i comuni possono però istituire, d'intesa con la Regione, servizi di trasporto aggiuntivi rispetto ai minimi, con oneri a carico dei bilanci degli stessi. Per il decongestionamento dei centri urbani e la salvaguardia dei livelli occupazionali, a fianco dei servizi minimi, il nuovo piano finanzia anche circa 3,1 milioni di bus.km aggiuntivi, portando ad un incremento complessivo di quasi l'8% rispetto al 2010. "In un comparto che occupa oltre 6.000 addetti – spiega Giannini - questo piano fa salvo, per il prossimo decennio, il livello degli attuali occupati, determinando inoltre le condizioni per incrementare di almeno 160 nuove unità lavorative il comparto stesso. E' un risultato eccezionale in un settore, quale è quello del trasporto pubblico, dove lo Stato, con il fondo nazionale, concorre solo per il 75% al fabbisogno economico regionale." Altra novità di rilievo, contenuta nel provvedimento, è la definizione dei costi standard su base provinciale e differenziata per i servizi urbani ed extraurbani, come elemento di riferimento per permettere agli enti affidanti di determinare, attraverso il Piano Economico Finanziario simulato, i corrispettivi a base d'asta. I comuni ai quali sono stati riconosciuti i servizi minimi salgono da 53 a 56, con le new entry di Bisceglie, Noicattaro e Triggiano, mentre per i servizi marittimi vengono riconosciute risorse per il Comune di Brindisi ed il Comune delle Isole Tremiti per i collegamenti tra l'isola di San Domino e l'isola di San Nicola.