Nel corso della mattinata odierna, nel porto di Brindisi, è stata effettuata unaattività addestrativa allo scopo di testare le procedure applicative di due distinti pianioperativi di intervento riguardanti il soccorso ad aeromobile incidentato in mare ed ilcontrasto e l’abbattimento di sostanze inquinanti in ambiente marino. Le due attivitàrientrano in quelle annualmente previste dal Comando Generale della GuardiaCostiera e risultano pianificate nell’ambito delle Esercitazioni complesse che vengonoorganizzate e coordinate dalle singole Autorità Marittime.
Lo scenario in cui si è svolta l’esercitazione è stato concordato, presso questaCapitaneria di Porto, in un briefing tecnico/operativo lo scorso 12 novembre tenutosicon i rappresentanti delle amministrazioni e degli enti a vario titolo concorrenti. Lostesso prevedeva, su segnalazione della Torre di controllo del locale aeroporto“Papola-casale”, l’ammaraggio forzato di un velivolo (tipo Boeing 737 con 100persone a bordo) diretto a Brindisi, con conseguente attività di soccorso e recuperonaufraghi e contestuale sversamento di combustibile a mare.
L’intera attività addestrativa, sotto il coordinamento del Capo delCompartimento Marittimo, ha registrato il diretto coinvolgimento oltre che dei mezzi indotazione alla Guardia Costiera di Brindisi, dei mezzi navali della Sezione OperativaNavale della Guardia di Finanza, dei servizi portuali locali (Piloti, Rimorchiatori eOrmeggiatori) e del Distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco, intervenuto a seguitodi un principio di incendio sviluppatosi nella fusoliera del velivolo e successivamente estinto.
Significativo è stato l’impiego dell’unita’ “IEVOLI WHITE” della Società Consortile “Castalia S.C.p.A.” che gestisce il servizio antinquinamento marino perconto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il cuicontributo è stato necessario in quanto dopo aver fronteggiato l’emergenza di ricercae soccorso dei naufraghi, con l’impiego delle dipendenti motovedette e di quelle delleamministrazioni concorrenti citate, lo scenario delle operazioni ha previsto il recupero del combustibile versatosi in mare dopo che lo stesso era stato contenuto dalle panne galleggianti in dotazione posizionate, per circa 4500 Kg, nello specchio acqueo circostante il punto dell’ammaraggio.
In regime di preallertamento utile è stato il contributo fornito dal locale servizio ASL 118, dell’ARPA Puglia DAP di Brindisi e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.
L’esercitazione si è svolta regolarmente ed ha avuto un esito più che positivo a ragione della fattiva collaborazione messa in campo da istituzioni e privati che, oltre che co-operare per preservare la salvaguardia della vita umana in mare ed a custodire il delicato equilibrio dell’ambiente marino che ci circonda.