La notte tra il 9 e 10 ottobre scorso la DIANA S, una nave da carico lunga 78 metri battente bandiera della Repubblica di Moldavia, con 9 membri di equipaggio a bordo, partita da Brindisi e diretta nel porto cipriota di Limassol, ha violato lo schema del traffico marittimo. Subito dopo la partenza in tarda serata, il Comandante, un cittadino dell’Azerbajian di 34 anni, si è reso responsabile della violazione della norma che prevede di utilizzare lo schema di separazione del traffico, procedendo lungo la corsia in uscita. La nave è stata condotta sui bassi fondali appena fuori dal porto di Brindisi, nel tratto di mare compreso tra le Isole Pedagne e Capo di Torre Cavallo. Il centro di controllo del traffico marittimo della Guardia Costiera di Brindisi ha monitorato la nave fin dal momento del disormeggio.
I militari si sono accorti immediatamente della manovra errata e hanno contattato bordo, ordinando al Comandante di cambiare rotta e procedere in “acque sicure” impiegando il canale in uscita. Dalla nave è stato risposto di aver ricevuto l’ordine ma, inspiegabilmente, la stessa ha continuato a procedere in direzione sbagliata, noncurante dei ripetuti avvisi e ordini impartiti dalla Guardia costiera, che nel frattempo aveva già allertato ed inviato in zona un’unità specializzata nel soccorso marittimo. A quest’ultima sono stati affiancati anche un rimorchiatore della Soc. Barretta e le pilotine delle locali Corporazione dei Piloti e Gruppo Ormeggiatori. Pochi istanti dopo la nave si è incagliata su un basso fondale roccioso salvo poi disincagliarsi autonomamente, intorno alle 3 del mattino. Il Comandante, dichiarando che a bordo era tutto in ordine e che il motore, l’elica, il timone e il fondo della nave non avevano subito danni, ha ripreso il viaggio, sottraendosi però ai controlli di sicurezza della Guardia Costiera. Il mattino del 10 ottobre, a seguito di un’ispezione subacquea sul punto di incaglio si è evidenziato il danneggiamento della scogliera su cui il natante si era poggiato. A conclusione di una lunga serie di accertamenti effettuati dal personale delle sezioni S.A.R. (Search & Rescue), Sicurezza della Navigazione, Tecnica e Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, il Comandante è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per gravissime violazioni del Codice della Navigazione e Codice Penale: navigazione in zone vietate, falsità ideologica, falsa rotta, danneggiamento della nave, inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione, attentato alla sicurezza dei trasporti, inosservanza di provvedimenti dell’Autorità, danneggiamento, distruzione e deturpamento di bellezze naturali. In aggiunta, al Comandante sono stati elevati 3 verbali amministrativi, previsti nell’importo massimo di € 6.197 ciascuno.