Protesta degli operai del cantiere navale CBS srl e Damarin srl ieri contro la decisione dell’Autorità portuale di revocare la concessione dell’area alla società. La vertenza riguarda circa 25 lavoratori che ieri sono saliti sul tetto del capannone del cantiere per manifestare. La vertenza era stata portata all’attenzione della task force regionale sul lavoro e il 2 luglio era previsto un nuovo incontro. La decisione dell’Authority è scaturita dopo il mancato pagamento della concessione dell’area da parte della società. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in una nota ha precisato che aveva provveduto sin dall’aprile scorso a chiedere un parere all’Avvocatura Distrettuale dello Stato competente, la quale ha reso nei giorni scorsi il proprio parere, ritenendo inibito all’Autorità di procedere in autotutela alla revoca dei provvedimenti di decadenza, che peraltro hanno superato con successo il vaglio del Giudice Amministrativo di primo grado con pronunce che non risultano colpite da ordinanze cautelari del Consiglio di Stato.
Pertanto, a norma di legge, scrivono dall’Authority, deve procedersi al recupero di aree strategiche nel porto di Brindisi, al fine di avviare una procedura di evidenza pubblica che consenta la valorizzazione del demanio marittimo, l’esercizio di attività economiche coerenti con l’infrastruttura portuale e, nel contempo, garantisca cospicue ricadute occupazionali sul territorio. Una soluzione che, nel rispetto della legge, potrebbe assicurare il riassorbimento della manodopera interessata, per la cui tutela l’Autorità di Sistema Portuale ribadisce il proprio impegno prioritario. Le parti sono state convocate per questo pomeriggio dal prefetto. L’Autorità di Sistema Portuale si è dichiarata comunque disponibile a valutare nuove domande di concessione, adeguatamente supportate da piani industriali, progetti di sviluppo e idonee garanzie, previa verifica dei presupposti e dei necessari requisiti di legge, nell’interesse prioritario della tutela dei livelli occupazionali e della ripresa delle attività produttive.