"Abbiamo paura della vita. Per sconfiggere questa paura dobbiamo donare la vita". “Cos’è che ci fa paura? La morte non può condizionare le nostre. Noi abbiamo paura di vivere vita impegnativa, intensa, capace di trasmettere valori”. Vita come dono, dunque, come accoglienza dell’altro. Questo il messaggio lanciato da monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo della diocesi di Oria, durante l'omelia in occasione della Santa Messa celebrata in piazza Umberto I. La messa si è conclusa poi con la simbolica consegna delle chiavi da parte del sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti alla Santa Patrona Irene. Subito dopo ha preso il via la solenne Processione con le spoglie delle due Sante seguita da migliaia di fedeli.
Il corteo, partito da piazza Umberto I, si è snodato lungo le vie della città per poi far ritorno in piazza Umberto I. Stamani invece ha avuto luogo la Marcia della Santa Amicizia, 250 ragazzi di 14 classi della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo “Mazzini” di Torre Santa Susanna sono giunti a piedi in città. In serata sarà officiata la Santa Messa, cui seguiranno i Canti dei bambini delle Scuole dell’Infanzia “Collodi” e la rappresentazione teatrale sacra “Santa Irene Vergine e Martire”, in piazza Umberto I.